Registra una storica crescita, diventando primaria voce del made in Italy, il comparto dell’alimentare, che affronta a testa alta la crisi con una quota complessiva di 25 miliardi di euro nel 2012 (+8% sul 2011), con prospettive identiche per l’anno a venire e con la previsione ICE di 32,1 miliardi di euro nel 2015.
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Questi i dati snocciolati in occasione della presentazione all’ICE del Piano nazionale dell’export 2013-15, che confermano come il settore alimentare stia tirando bene nonostante il periodo di crisi, con un +8% rispetto all’anno passato. Un dato che, seppur inferiore di circa 2 punti percentuali alla performance dello scorso anno, si stacca e di parecchio rispetto all’export complessivo del Paese, fermatosi ad un +3,5%, con una discesa di quasi otto punti percentuali rispetto al 2011 (+11,4%).
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“Malgrado la polverizzazione del settore – precisa il Presidente di Federalimentare Filippo Ferrua Magliani – le performance dell’industria alimentare sono state brillanti soprattutto fuori della Unione Europea, in paesi emergenti quali gli Emirati Arabi Uniti (+44,5%), Messico (+36,4%), Thailandia (+32,4%), Arabia Saudita (+30,8%), Cina (+23,4%), Corea del Sud (+22,3%), Giappone (+21,4%), Hong Kong (+19,9%) e Ucraina (+17,5%).”