Il B2B Marketing Benchmark Report condotto dalla società Optify offre un importante spunto di riflessione nella scelta di dove puntare in caso di investimenti in web marketing sui siti delle aziende B2B. Dall’analisi del traffico di 600 piccole e medie aziende che operano nel settore, infatti, emerge come il traffico cosiddetto “social” rappresenti solamente l’1,9% del totale, anche a causa dell’ancora scarsa padronanza del mezzo da parte delle aziende.
La parte del leone la fa Google, con la ricerca sui motori online che porta ai siti B2B il 41% delle visite totali, mentre per il 40% il traffico arriva direttamente, con l’utente cioè che ha digitato l’indirizzo web del sito sul browser. Al terzo posto i siti “terzi” che contengono link di riferimento (11,5%) e al quarto, con il 4,7%, gli annunci a pagamento sui motori di ricerca.
Guardando ai contatti profilati di utenti che sono potenziali target commerciali, il traffico diretto genera il 34% dei lead commerciali, mentre per quel che riguarda le azioni compiute sul sito dall’utenza, è la mail a detenere ancora il più alto tasso di conversione.
I social media raccolgono risultati per ora alquanto modesti, anche se sono certamente la carta da giocare per il prossimo futuro. A questo proposito, il canale che sembra veicolare la maggiore qualità nelle visite appare Twitter, capace di generare il maggior numero di lead commerciali così come il più alto tasso di conversione.
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Tutti dati da tenere presenti in caso di investimenti in marketing nel settore.