Le tariffe RC auto in Italia sono nettamente superiori alle medie europee, con non poche conseguenze per i cittadini tanto da rappresentare un “vero e proprio problema sociale”: questa la denuncia dell’Ivass nel corso di un’audizione in commissione Finanze della Camera inerente i costi delle polizze assicurative nel ramo auto.
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È Riccardo Cesari, consigliere dell’Authority, a illustrare la situazione attuale e chiedere interventi urgenti per far rientrare le tariffe RC auto, soprattutto tenendo conto della crisi economica che continua a gravare sulle famiglie e sui professionisti:
«Occorre una soluzione strutturale e, soprattutto, duratura che consenta, nella salvaguardia della solvibilità delle imprese, di ricondurre le tariffe a livelli accettabili, tenuto anche conto del forte divario, in pejus, lamentato dall’Italia rispetto agli altri paesi europei.»
Per quanto riguarda l’andamento delle tariffe del settore, l’Ivass stima un onere sinistri RC auto pari a 13,1 miliardi di euro nel 2012 a carico delle compagnie assicurative, mentre il totale dei premi ha superato i 17 miliardi di euro. Sempre tenendo conto delle cifre relative al numero dei sinistri, calato del 25% nel 2012 rispetto al 2011, una rimodulazione delle tariffe è oltremodo auspicabile, come sottolinea Cesari:
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«Il risparmio stimato per l’anno 2012 per il complesso dei sinistri con danni fino a 9 punti di invalidità si attesta intorno ai 120 milioni di euro. Se tale contenimento dei costi si confermerà permanente, dovrà necessariamente tradursi in una riduzione effettiva dei premi pagati dai consumatori.»