Una tavola rotonda per capire il panorama degli investimenti futuri si è tenuta qualche giorno fa ad Hong Kong durante l’Asian Financial Forum.
Le prospettive non sembrano rosee, come sempre, anche se si parla di una possibile ripresa dell’Unione Europea, nei prossimi tre o cinque anni. Eppure è sempre in agguato il rischio della “deflagrazione Europa” nel caso alcuni paesi lasciassero l’Unione, in particolare Grecia e Portogallo, particolarmente deboli.
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Ad esprimere perplessità e ad indicare investimenti possibili sono stati John Greenwood, capo economista della società di gestione Invesco e Pu Yonghao, responsabile per gli investimenti nella regione dell’Asia-Pacifico di Ubs Wealth Management. Sono loro ad aver messo in evidenza il rischio della bolla immobiliare cinese, con una grave ricaduta su tutta l’economia mondiale.
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Per questo Greenwood suggerisce di investire ancora sul Vecchio Continente piuttosto che puntare sui paesi emergenti. Inoltre parla di una ripresa economica sempre più vicina, che si accompagnerà a una crescita dei profitti delle imprese. Alla tavola rotonda era presente anche Simon Smiles sempre di Ubs Wealth che, riguardo al settore azionario ha fatto sapere che la sua società tiene attualmente una posizione “long”, cioè punta su un rialzo dei listini nei prossimi mesi. Il suggerimento quindi è di investire in maniera cauta ancora per qualche