Arrivano in contemporanea i dati sulla fiducia degli italiani e quelli relativi all’Europa e se per il nostro paese la situazione appare negativa più che mai anche gli altri paesi non se la passano bene.
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Anche se siamo abituati a pensare alla Germania come al paese trainante per l’economia europea i dati mostrano che le cose non sono così rosee, infatti l’indice Gfk, che misura lo stato di fiducia dei consumatori in Germania, è sceso per il mese di settembre a 8,6 punti dagli 8,9 di agosto, tracciando la prima flessione dal gennaio 2013 e andando in direzione contraria rispetto alle previsioni degli analisti che speravano si raggiungessero i 9 punti. Stessa sorte per quanto riguarda la Francia, dove l’Inse, l’istituto di statistica di Parigi, ha reso noto il dato sulla fiducia delle imprese in Francia, sceso ad agosto a 96 punti dai 97 di luglio. Nonostante il dato non suoni così allarmante c’è da segnalare che gli analisti non avevano previsto peggioramenti.
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La notizia si affianca a quella della pubblicazione del pil, anch’esso caratterizzato da dati negativi. 0,2% in meno per la Germania e stasi per la Francia. In questo stato di cose cresce l’attesa per le decisioni della Banca Centrale Europea nonostante Draghi continui a ribadire che la politica monetaria non può risolvere i problemi dell’economia dell’Eurozona, che andrebbero affrontati con riforme strutturali.