Uno dei fiori all’occhiello dell’Italia è certamente il turismo, settore che continua a mantenere alti standard grazie alle bellezze che possiede. La tendenza positiva trova conferma negli investimenti stranieri che continuano a fioccare.
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Le grandi catene alberghiere in questa fase sembrano più che mai interessate ad investire nel paese, consolidando la loro presenza e proponendo nuove categorie. E se Alan Mantin, responsabile sviluppo Hilton, ha reso nota la futura introduzione in Italia dei nuovi marchi come Curio by Hilton per hotel di fascia alta, e Canopy by Hilton rivolti ad un accessible lifestyle, il gruppo spagnolo Nh ha concluso il processo di integrazione delle catene Framon e Jolly Hotel acquisite negli anni scorsi, ha appena aperto cinque nuove strutture e sta studiando nuovi dossier di espansione in Italia.
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La sfida più interessante del settore appare quella tecnologica, per garantire una connessione costante ai clienti e servizi sempre più automizzati, come check in con scelta della camera, verifica on line della vista esterna, smartphone per accesso in camera.
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Gli investitori internazionali si dichiarano soddisfatti delle facilitazioni grazie all’accresciuta attenzione del mondo bancario a supportare le acquisizioni e le gestioni alberghiere, con strumenti dedicati. Inoltre la presenza di capitale straniero permette la gestione di immobili di prestigio, come sottolineato da Emiliano Russo, fondatore di ErreLegal «I grandi gruppi alberghieri internazionali hanno il grande merito di valorizzare e riportare a nuova vita i grandi immobili storici italiani: Accor con Palazzo Caracciolo a Napoli, Nh Grand Hotel Convento dei cappuccini di Amalfi e Palazzo Carlina a Torino e altri con il recupero di antichi borghi del Chianti».