Un nuovo modo di pensare all’economia, il baratto, sta trovando sempre più consenso tra gli imprenditori italiani. Secondo le stime di Apogeo Consulting il ritorno economico non è da sottovalutare.
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Si tratta di una cifra che si aggira intorno ai venti mila euro l’anno per un’impresa di medie dimensioni che scambia in un anno merce per 600 mila euro. Secondo le parole di Katia Galli, amministratore di Apogeo Consulting «Togliere una quota del proprio fatturato dal circuito bancario porta a non sostenere una parte dei costi – e degli interessi – che gli stessi i istituti di credito impongono alle imprese. E non sono costi irrisori: gli oneri bancari possono infatti arrivare anche al 3-4% del fatturato di un’azienda, incidendo in modo significativo sull’andamento stesso dell’impresa».
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Inoltre precisa «È chiaro che non tutta l’attività aziendale può essere affidata al baratto. La quota ottimale, a seconda delle dimensioni di impresa e della tipologia, oscilla tra il 5 ed il 7% del fatturato. Si tratta comunque di una quota importante che, basandosi semplicemente sullo scambio di merci e servizi, può portare a un significativo risparmio, o meglio al mancato pagamento degli oneri bancari».
La cifra del risparmio è comunque variabile, infatti è stato analizzato solo il caso di un’impresa che fa delle operazioni di acquisto e vendita, in settori più complessi il guadagno tende ulteriormente a salire.