Pur non essendo essenziale il business plan può aiutare ad iniziare un nuovo business. Ci sono esempi di grandi compagnie, tra cui Google, Yahoo, Apple e Facebook che sono nate anche senza programmarne i primi passaggi, ma è bene non dare per scontato che tutti possano riuscirci.
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Se si è a caccia di investitori, per esempio, non ci si potrà permettere il lusso di non compilarne uno ma anche se si può contare solo sulle proprie forze mettere nero su bianco ciò che si intende fare può aiutare. A volte la migliore delle idee può sfumare dopo il primo entusiasmo, riprendere in mano ciò che si intende fare e focalizzarsi sugli obiettivi aiuta ad essere più concreti.
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Ciò non significa che il business plan non possa essere “tradito”, ma, al contrario, può essere sempre rivisto e corretto. Non deve spaventare il fatto di crearne uno, bastano poche pagine in cui si chiariscano obiettivi e passaggi necessari.
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Una parte che però non può mancare è quella più strettamente finanziaria. Fare delle previsioni reali, a breve termine, senza puntare troppo in alto, e senza pretendere di prevedere il futuro è necessario per capire se si sta intraprendendo la strada giusta. In generale è importante fare un bilancio annuale, in modo da capire cosa correggere.