Edilizia green per il fatturato

di Chiara Basciano

3 Agosto 2016 11:30

Il campo edile appare interessato ai problemi ambientalisti, non solo per questioni etiche.

I campi di applicazione della green economy sono molteplici e di qualunque si tratti i risultati sono ottimali se messi in atto. Tra questi quello edilizio appare sempre più interessato alle problematiche ambientaliste.

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Le opportunità sono molte, ma passano soprattutto attraverso il riciclo dei materiali. Se da un lato gli imprenditori italiani appaiono molto interessanti all’edilizia verde dall’altra i dati non sono ancora incoraggianti. Basti pensare che in Olanda, il 95%  dei rifiuti risulta riciclato, mentre in Italia il 91% finisce in discarica o negli inceneritori, secondo quanto reso noto da Eurostat.

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Per questo Legambiente ha indicato tre priorità: cambiare i capitolati fissando obiettivi prestazionali; attuare la direttiva europea introducendo obblighi crescenti di utilizzo di aggregati riciclati; controlli e monitoraggio dei rifiuti da demolizione. In modo da migliorare la filiera e le normative. Arrivando al 70% di riciclo di materiali di recupero si genererebbero oltre 23 milioni di tonnellate di materiali che permetterebbero di chiudere almeno 100 cave di sabbia e ghiaia per un anno.

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Avviare un circolo virtuoso porterebbe quindi a vantaggi notevoli per gli imprenditori interessati a questo tipo di investimenti. L’Italia, dal punto di vista etico, appare più che pronta, sono gli ostacoli tecnici e materiali a dover essere scavalcati.