In un clima economico come quello odierno è difficile essere competitivo. Aziende che non rispettano le leggi e mettono in atto transazioni illegali, non rispettose dell’essere umano e dell’ambiente rischiano di essere avvantaggiate.
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Dare una mano a chi si comporta in maniera virtuosa, dando risalto al modo in cui agisce e premiando il rispetto di determinati valori diventa essenziali per ribaltare l’ordine delle cose. Questo è l’obiettivo della consultazione pubblica indetta dal Comitato Interministeriale per i diritti umani (CIDU), relativo all’applicazione dei Guiding Principles delle Nazioni Unite in tema business e diritti umani. I Principi Guida dettati da John Ruggie, Special Rapporteur del Segretario ONU, sono Protect, Respect, Remedy.
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Vale a dire che è dovere dello Stato proteggere contro gli abusi dei diritti umani da parte di terzi, tra cui le imprese; è responsabilità delle imprese rispettare i diritti umani; e bisogna permettere un maggiore accesso delle vittime potenziali a un ricorso effettivo, sia giudiziale che giurisdizionale.
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A tal proposito il Ministro Plenipotenziario Gianludovico De Martino, presidente del CIDU, ha affermato «Nel panorama italiano la sfida, e al tempo stesso l’opportunità, è quella di coinvolgere le piccole e medie imprese attraverso una progressiva sensibilizzazione verso il tema dei diritti umani e la previsione di strumenti e linee guida che favoriscano l’attività di prevenzione e gestione del rischio di violazione dei diritti umani».