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INPS, Entrate e GdF: partono i controlli sull’ISEE

di Barbara Weisz

14 Aprile 2015 12:09

Specifiche tecniche INPS approvate da Garante Privacy per il sistema informativo dell'ISEE, la banca dati delle prestazioni agevolate cui accedono anche Gdf e Agenzia Entrate.

Al via i controlli ISEE attraverso la banca dati delle prestazioni sociali agevolate dell’INPS: il Garante della Privacy ha dato il via libera all’accordo fra istituto previdenziale, Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza sulle modalità di consultazione delle informazioni contenute nella banca dati che servono per attività di controllo, monitoraggio, programmazione relative all’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.

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Si tratta della banca dati sulle prestazioni sociali agevolate prevista dal decreto del Ministero del Lavoro dell’8 marzo 2013, che contiene tutti i dati relativi a enti erogatori e beneficiari delle prestazioni ISEE, tipologia di prestazioni, caratteristiche e valore economico. In pratica, alla banca dati affluiscono tutte le prestazioni, messe a disposizione da Comuni ed altri enti erogatori. Accedono, come detto, oltre all’INPS, l’Agenzia delle Entrate e la GdF.

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Il decreto direttoriale Inps, approvato dal Garante della Privacy, contiene tutte le specifiche tenciche per l’accesso al sistema. Possono accedere ad alcune informazioni anche enti locali ed enti erogatori: in particolare, a quelle relative alle prestazioni che erogano direttamente. In generale, le informazioni contenute nella banca dati vengono utilizzate per il rafforzamento dei controlli ISEE, anche incrociati: l’INPS utilizza i dati per mettere a punto liste selettive di contribuenti da sottoporre alla Guardia di Finanza per controlli.

Nel caso in cui venga rilevato un maggior reddito piuttosto che un’altra discordanza fra DSU (la dichiarazione sostitutiva unica che il contribuente compila quando richiede l’ISEE) e informazioni note all’Anagrafe tributaria, vengono irrogate sanzioni.

Il sistema informativo è anche uno strumento operativo normalmente utilizzato per il funzionamento dell’ISEE: quando c’è una richiesta di prestazione, l’ente erogatore la immette nel sistema, che comunica l’ISEE (che, una volta rilasciato, vale fino al gennaio dell’anno seguente, dunque non bisogna richiederlo per ogni singola prestazione).