Telemarketing e Registro Opposizioni bocciati dal Garante Privacy

di Noemi Ricci

24 Giugno 2011 16:50

Garante Privacy: critiche alla strategia di opt-out del Registro delle Opposizioni e all'ipotesi di Registro per il Marketing Postale.

Telemarketing: dura critica da parte del Garante per la Privacy nei confronti del Registro delle opposizioni che, a quattro mesi dal suo debutto, sta manifestando le sue debolezze, facendo emergere «limiti e difetti maggiori di quanto previsto». Nel Rapporto annuale presentato al Parlamento, il Garante definisce il Marketing telefonico una forma inaccettabile di «invasione».

Il Registro è invece «una innovazione legislativa che non ha incontrato il nostro favore ma alla quale ci siamo dovuti adeguare».

Il sistema non sembra essere la soluzione giusta per aziende e consumatori, visto il gran numero di proteste ricevute dal Garante in merito: «da febbraio abbiamo già ricevuto centinaia di proteste, più del doppio di tutto il 2010, e più del novanta per cento riguardano proprio la violazione del Registro delle Opposizioni».

Molti utenti iscritti al Registro continuano a ricevere telefonate promozionali: tra i motivi del fallimento, la mancata definizione di responsabilità nei casi in cui sono coinvolti più soggetti, dalle imprese interessate ai call center.

A creare «anche rilevanti danni all’attività lavorativa di professionisti e imprese» ci sono poi gli invii illeciti di fax promozionali. Su questo fronte il Garante ha preso, nel corso del 2010 e nei primi mesi del 2011 numerosi provvedimenti sanzionatori «e presto arriveranno sanzioni pesanti rispetto al Telemarketing fatto in violazione della nuova normativa».

Il Garante lancia dunque un monito contro la possibilità di estendere il Registro delle opposizioni anche al Marketing postale; «in questo settore si era raggiunto, anche grazie alle nostre semplificazioni degli anni scorsi, un buon equilibrio. Sarebbe meglio non toccarlo, a vantaggio di tutti, cittadini e imprese».

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