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Parafarmacie: le nuove regole

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 27 Febbraio 2012
Aggiornato 8 Settembre 2014 08:03

Nuove regole per le parafarmacie: gli esercizi commerciali avranno 120 giorni per adeguarsi ai diversi requisiti per quelli che vendono farmaci di fascia C, OTC o SOP.

Il Ministero della Salute ha stabilito le nuove regole per le parafarmacie, sottolineando la distinzione tra due differenti modalità di vendita al pubblico, già in realtà previste dalla normativa vigente: si tratta della differenza sostanziale per cui alcuni esercizi potranno vendere tutti i farmaci di fascia C senza obbligo di ricetta, mentre per altri il cerchio si restringe ai soli medicinali di automedicazione (OTC).

In considerazione delle novità sulle liberalizzazioni (non solo legge Bersani ma anche decreto Salva Italia e Cresci Italia) occorre distinguere i requisiti nel caso di esercizi che vendono solo OTC ed esercizi che vendono medicinali non soggetti a prescrizione medica.

La differenza tra i due esercizi è l’accessibilità diretta del cittadino ai farmaci , da cui restano esclusi i medicinali SOP: i farmaci senza obbligo di ricetta di fascia C che non possono essere oggetto di pubblicità al consumatore.

A parte la differenziazione di cui sopra, le regole sono pressoché le medesime, come:

  • la segnalazione al responsabile della farmacovigilanza della Asl di riferimento tutte le sospette reazioni avverse di cui viene a conoscenza,
  • la registrazione nella banca dati centrale del Nuovo sistema informativo sanitari,
  • la comunicazione di ogni variazione o cessazione dell’attività di vendita.

Il decreto è stato approvato dalla Conferenza Stato Regioni con alcune modifiche rispetto al testo anticipato nei giorni scorsi e contiene, secondo quanto previsto dalla manovra finanziaria Monti (decreto Salva Italia): «i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi e gli ambiti di attività di farmacovigilanza» che dovranno essere rispettati entro 120 giorni.

Devono inoltre essere sempre presenti uno o più farmacisti, per tutto l’orario di apertura dell’esercizio, anche se i farmaci di automedicazione potranno essere direttamente e liberamente accessibili ai cittadini.

I locali dovranno prevedere appositi spazi per il settore amministrativo (ricezione materiale e registrazione), la vendita e separatamente per la conservazione dei medicinali, i servizi e lo spogliatoio per il personale.

Inoltre una apposita insegna, di colore diverso dal verde, dovrà indicare in modo chiaro la tipologia di farmaci in vendita.