Rimborsi 730 superiori alle ritenute IRPEF: come funziona?

Risposta di Anna Fabi

3 Maggio 2024 08:20

Luigi chiede:

In dichiarazione dei redditi, nel mio 730 il rimborso fiscale potrebbe superare le ritenute IRPEF applicate nell’anno: come verrà corrisposto il conguaglio? Si perde la differenza rispetto alla capienza annuale?

Se i rimborsi da 730 risultano di importo superiore al totale delle imposte già versate con ritenuta nel corso dell’anno, allora in fase di conguaglio in dichiarazione dei redditi sarà rimborsato solo fino a quanto pagato.

Se la capienza fiscale viene raggiunta tramite le detrazioni IRPEF, infatti, il rischio effettivo è quello di perdere l’eccedenza.

Per alcune spese detraibili, comprese quelle sanitarie, la soluzione è l’esercizio (irrevocabile) dell’opzione di rateizzazione, sulla falsariga di quanto avviene per i bonus edilizi.

Ma non sempre è possibile. Ed a volte si perde il credito, come sta avvenendo in alcuni casi di Superbonus maturato e non fruito per abolizione della cessione e impossibilità di detrarre l’intero nelle quote annuali previste.

Rimborsi da 730: come, dove e quando

Dal 2024, lo ricordiamo, anche i contribuenti con un sostituto d’imposta possono comunque scegliere il rimborso diretto dal Fisco. Per quanto concerne la modalità con cui avviene il rimborso:

  • il conguaglio IRPEF può essere effettuato dal sostituto d’imposta, ad esempio dall’INPS per i pensionati e datore di lavoro per i dipendenti in busta paga;
  • che presenta la dichiarazione senza sostituto d’imposta (senza averlo o senza indicarlo), il rimborso viene versato direttamente dal Fisco, con accredito sull’IBAN del conto corrente indicato in dichiarazione, oppure tramite gli uffici postali tramite assegno (in questo caso, arriva una specifica comunicazione).

Per quanto riguarda le tempistiche di pagamento dei rimborsi, le scadenze sono diverse a seconda delle situazioni sopra descritte.

  • Per dipendenti e pensionati con sostituto d’imposta (impresa o ente previdenziale), i primi conguagli arrivano a partire da luglio per chi presenta la dichiarazione entro fine maggio e da agosto per i pensionati che denunciano tempestivamente i redditi; per chi presenta il 730 in data successiva, il conguaglio in busta paga arriva il mese successivo a quello in cui il sostituto riceve il prospetto della dichiarazione.
  • Nel caso del rimborso diretto da parte dell’Agenzia delle Entrate, invece, i tempi sono più lunghi: i primi conguagli dovrebbero arrivare a dicembre.

Il Fisco ha sei mesi di tempo dalla presentazione della dichiarazione per effettuare il rimborso diretto, tempi che possono eventualmente allungarsi nel caso in cui siano necessari controlli (ed in questo caso lo slittamento scatta anche tramite sostituto d’imposta).

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