Il Governo rafforza l’azione contro la contraffazione dei prodotti italiani con un Piano nazionale presentato a Milano il 19 novembre alla presenza del Ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera.
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Il mercato della contraffazione ha raggiunto in Italia un giro d’affari di oltre 7 miliardi di euro interessando prodotti e merci di vario tipo – giocattoli, bevande, alimenti, medicinali, apparecchiature elettriche e abbigliamento, che rappresenta il 25% delle attività commerciali illecite.
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Il Piano nazionale è stato definito dal Consiglio Nazionale Anticontraffazione (CNAC), istituito presso il MiSE attuando le priorità individuate da 13 commissioni tematiche, 150 esperti e oltre 70 organismi provenienti dal mondo associativo imprenditoriale, dei consumatori, della pubblica amministrazione e delle forze dell’ordine.
Il CNAC si è orientato secondo un approccio partecipativo, o bottom-up, cercando di coinvolgere gli attori impegnati nella lotta alla contraffazione.
Il documento di lotta alla contraffazione evidenzia 6 macro-priorità , riferibili ad altrettanti ambiti di intervento, che costituiscono l’orizzonte strategico: comunicazione e informazione; enforcement; rafforzamento del presidio territoriale; formazione alle imprese; lotta alla contraffazione via Internet; tutela del Made in Italy da fenomeni di usurpazione all’estero.
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Il Piano nazionale fornisce anche un elenco delle 50 best practice contro la contraffazione, con il corredo di schede descrittive, selezionate dalla Presidenza del CNAC, dal Segretariato Generale e da esperti giuridici, in base ai risultati ottenuti e alla loro replicabilità in contesti analoghi.
Secondo Daniela Mainini, Presidente del CNAC, il lavoro svolto pone le basi per contrastare in modo più efficace il fenomeno della contraffazione che provoca enormi danni all’economia italiana.
Per maggiori informazioni consulta il Piano nazionale anti-contraffazione