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IMU 2012, aliquota base per la prima rata

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 3 Aprile 2012
Aggiornato 5 Aprile 2012 07:11

Dopo la richiesta dei CAF arriva l’emendamento che stabilisce il pagamento della prima rata IMU con le aliquote base, ma il Governo si riserva il diritto di nuovi aumenti a luglio.

Il Senato aggiunge un importante emendamento al Decreto Fiscale sulla nuova IMU: il nuovo correttivo stabilisce per il pagamento della prima rata del prossimo 16 giugno l’applicazione delle aliquote ordinarie di base (4 per mille per la prima casa e 7,6 per mille per gli altri immobili).

La decisione sull’IMU confuta le voci di un rinvio nell’applicazione della nuova imposta e fa chiarezza per il calcolo IMU, almeno per la prima rata. Per la seconda rata di dicembre 2012 si pagherà a conguaglio, con riferimento alle aliquote comunali.

L’appello dei CAF (Centri di Assistenza Fiscale), che lamentavano il rischio caos in assenza di indicazioni, ha quindi dato i suoi frutti, consentendo anche a chi si appresta a compilare il modello 730  di riempire il campo IMU per la compensazione sui crediti.

Entro settembre si attendono infatti le delibere dei Comuni con gli eventuali aumenti che saranno applicati a conguaglio sul saldo della seconda rata.

Si rimanda quindi alla rata di dicembre il calcolo delle aliquote comunali eventualmente diverse da quella base, e delle detrazioni spettanti.

In ogni caso il Governo ha previsto, qualora necessario per raggiungere il gettito di 21,8 miliardi di euro, la possibilità di ritoccare a luglio sia aliquote che detrazioni, indipendentemente dalle decisioni dei Comuni.

Attendendo una approvazione definitiva, tirano un sospiro di sollievo i 17 milioni gli italiani che ogni anno si rivolgono ai CAF per fare il modello 730, che in assenza di precise indicazioni di preoccupavano di dover ripetere due volte la procedura.

Oltre a chiedere «in via legislativa che la prima rata dell’IMU dovuta per l’anno di imposta 2012 possa essere calcolata applicando le aliquote e le detrazioni di base», i CAF avevano tentato anche la strada infruttuosa «dell’opportunità, qualora le procedure per attuare i correttivi proposti lo richiedessero, di prevedere un congruo differimento del termine di pagamento della prima rata dell’imposta dovuta per l’anno 2012».