Fatture su ristrutturazione in due anni diversi

Risposta di Barbara Weisz

20 Gennaio 2020 16:00

Francesca chiede:

Per una ristrutturazione ho corrisposto all’impresa un acconto di € 8.000 nel dicembre 2018 a fronte di regolare fattura e pagamento tracciato (bonifico bancario); usufruendo di una prima detrazione del 50% del fatturato, spalmato in 10 anni (DPR 917/86 art.16bis), cioè di € 400, come prima rata, nella dichiarazione dei redditi 2018 (“Modello 730/2019”). Nel 2019 l’impresa, avendo incontrato degli imprevisti non ha lavorato sul cantiere e non ha emesso altre fatture in merito a tale ristrutturazione, documento che emetterà, a saldo dei lavori, nel 2020, alla ripresa degli stessi. Posso portare in detrazione nella dichiarazione che farò il pagamento della fattura a saldo con lo stesso metodo? Quando? Come? Fino a che ammontare?

Mi pare di capire che l’agevolazione da lei applicata sia la detrazione al 50% sulle ristrutturazioni edilizie, che prevede un tetto di 96mila euro riferito alla singola unità immobiliare. Se i lavori che sta effettuando sull’immobile sono al di sotto di questa cifra, può continuare ad applicare l’agevolazione.

La detrazione, sottolinea l’Agenzia delle Entrate, può essere richiesta per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio di cassa. Quindi, per rispondere alla sua domanda, le spese che lei sostiene nel 2020 possono essere portate in detrazione a partire dalla futura dichiarazione relativa ai redditi 2020, sempre con ripartizione in dieci quote annuali.

Come detto, il tetto di spesa è pari a 96mila euro quindi, visto che  ha già utilizzato l’agevolazione per una primo acconto da 8mila euro, può applicarla su un’ulteriore spesa, riferita al medesimo immobile, pari al 88mila euro.

 

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