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IMU: come correggere gli errori in F24

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 20 Giugno 2012
Aggiornato 9 Dicembre 2013 11:37

I contribuenti che hanno effettuato il pagamento del primo acconto dell’IMU tramite modello F24 possono essere incappati in errori formali o sostanziali; ecco come correggerli.

Il pagamento dell’IMU tramite modello F24 può aver generato errori formali o sostanziali da parte dei contribuenti.
La poca chiarezza in merito alla nuova imposta sugli immobili, ha infatti creato difficoltà operative a cittadini e aziende, molti dei quali sono incappati loro malgrado in errori di calcolo.

Errori formali o sostanziali

Come sempre, la cosa più importante è che il versamento sia trasferito al corretto beneficiario: pertanto il mancato versamento al Comune o allo Stato rappresenta un problema di immediata evidenza: tutti gli errori che interrompono la catena tra il contribuente e lo Stato rappresentano quindi un errore sostanziale.

Tra gli errori sostanziali si annoverano l’importo del versamento non corretto o un dichiarante diverso dal dichiarante corretto. Questi sono gli errori più complicati da risolvere, poiché pochi Comuni hanno regolamentato in maniera completa le modalità di rimborso delle somme pagate per errore.

Altro problema rilevante si verifica nel caso si sia indicato il codice Comune errato, poiché in questo caso si dovrà provvedere alla compilazione di un nuovo F24, con una riga riportante i codici del pagamento errato indicando l’importo a credito e in una successiva riga gli stessi codici con il codice Comune esatto.

Di contro, una mancata compilazione di un campo, o una indicazione scorretta del numero di rate rappresenta un errore formale. Casi meno gravi, inoltre, riguardano la mancata indicazione della detrazione o detrazione indicata non correttamente, oppure l’indicazione del numero non corretto di rate.

Nuovo F24

In tutti i casi, dunque, se i dati forniti durante la compilazione e quelli riferiti al beneficiario (codice erariale o municipale ad esempio)  rendono impossibile il trasferimento del denaro al corretto destinatario, allora è possibile compilare ex novo un nuovo F24, visto che comunque la banca non può completare il versamento nelle casse dello Stato o del Comune se le varie indicazioni (che fungono da coordinate) sono errati o incompleti.

Se invece i dati di versamento sono corretti e l’errore si annida nei dati del dichiarante (per esempio se sono stati inseriti i dati di un convivente invece che dell’intestatario dell’immobile), allora il caso è più complesso in quanto il trasferimento dell’imposta dovuta è avvenuta. In questo caso, oltre a dover comunque presentare un nuovo F24 corretto, è necessario contattare l’ente per ottenere il rimborso delle somme.

Rimborsi IMU

Quando l’errore comporta la necessità di compilare un nuovo F24 corretto ma anche di recuperare le somme versate erroneamente, allora bisogna contattare il destinatario del versamento per ottenere il rimborso delle somme.

Molti Comuni hanno già predisposto un apposito modello per il rimborso IMU, teoricamente pensato per i casi in cui l’errore è legato solo all’importo versato (in eccesso). Non resta che contattare l’ente municipale per avere conferma sulla possibilità di utilizzo del modello.

Quando la somma è stata trasferita – con modalità non corrette – all’Erario invece, è necessario contattare l’Agenzia delle Entrate e procedere con le modalità di richiesta di rimborso secondo le regole generali che si applicano ai tributi.