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Importo a credito in bolletta: come riscuotere il rimborso

di Alessandra Gualtieri

Pubblicato 19 Maggio 2023
Aggiornato 20 Maggio 2023 08:34

Bolletta con importo a credito: cosa significa, perché può arrivare e come riscuotere la somma spettante, anche tramite rimborso diretto.

Se si riceve una bolletta a credito, di norma la somma spettante viene rimborsata con la bolletta successiva in compensazione, l’utente può tuttavia anche chiedere che il credito sia erogato tramite assegno circolare o bonifico, chiamando il contact center del fornitore o inoltrando una richiesta specifica qualora non sia già stata prevista questa modalità di rimborso con una emissione di nota di credito.

Vediamo come procedere nei diversi casi.

Cosa significa che una bolletta è a credito?

Una bolletta a credito è una fatturazione periodica del servizio di fornitura di acqua, luce, gas o altra utenza domestica per la quale risulta un importo a credito invece che a debito. Significa che, per quella mensilità (o per il periodo su cui è calcolata la fatturazione) non è dovuto un pagamento ma anzi risulta un credito maturato rispetto ai passati consumi.

In questi casi, si riceve una comunicazione con una nota di credito oppure una bolletta con segno meno.

Assieme alla bolletta a credito o con importo negativo, la società fornitrice del servizio potrebbe allegare un modulo per richiedere il rimborso, oppure prevedere che questo avvenga in compensazione dei consumi successivi qualora non si richieda un diverso metodo di fruizione del credito.

Perché arrivano bollette a credito?

Una bolletta può essere a credito se risultante dalla precedente lettura del contatore o da conguaglio effettuato dal gestore. L’importo di una bolletta può infatti risultare negativo in seguito a lettura del contatore effettuata manualmente oppure qualora si provveda a conguagliare i consumi reali rispetto a quelli anticipati nelle precedenti bollette.

Ancora: il credito potrebbe scaturire dal pagamento di una bolletta eseguito due volte per errore oppure per un addebito di consumi stimati superiori a quelli reali.

In tutti questi casi, se la nuova bolletta è a credito, si può richiedere di riscuotere subito il credito con un versamento oppure con assegno.

Come riscuotere una bolletta a credito?

Il rimborso di una bolletta a credito, concesso previa motivazione scritta inoltrata al fornitore dei servizi, potrà essere effettuato in accredito nella bolletta successiva, con bonifico su IBAN del richiedente titolare della fornitura o con assegno circolare.

Se si riceve una lettera di conguaglio per posta, tramite app oppure online attraverso il servizio di fattura digitale, per alcuni gestori è possibile anche rivolgersi ad una ricevitoria o esercizio commerciale convenzionato con SisalPay e ritirare la somma spettante.

Le modalità di rimborso, tuttavia, variano da gestore a gestore.

Ad esempio, un rimborso per bolletta a credito dal Servizio Elettrico Nazionale (ex Enel nazionale) si deve compilare il modulo già predisposto e inviarlo tramite area clienti, email o posta ordinaria. Per gli utenti che non hanno attivato la domiciliazione, il rimborso può avvenire tramite assegno postale inviato per raccomandata, all’indirizzo di recapito della bolletta oppure tramite bonifico comunicando le coordinate del conto agli operatori.

Di fatto, il modo più rapido per ottenere il rimborso della somma a credito è proprio l’accredito tramite bonifico su corrente bancario o postale.