Conflitto e produttività  nei gruppi di lavoro

di Roberto Lodola

Pubblicato 9 Dicembre 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:36

Il conflitto è una realtà  sempre possibile all’interno di una work force.
Con il suo carico di tensione e ansia, il conflitto può passare da semplice dialettica produttiva a veleno per le relazioni all’interno del gruppo, incidendo negativamente sulla sua produttività .

Se ben gestiti, però, il conflitto potrebbe rappresentare anche un’occasione per rafforzare la coesione fra i membri del gruppo e la loro motivazione: quasi un’occasione per dar vita a puntuali ed incisive azioni di rinnovamento in grado di garantire nel tempo un positivo ritorno in termini di produttività .

Una gestione efficace del conflitto non può che avere come premessa un’analisi volta a mettere in luce le ragioni della conflittualità .

Indubbiamente i fattori in grado di scatenare un conflitto all’interno di un gruppo di lavoro sono parecchi. Certo, alcuni ricorrono con maggior frequenza rispetto ad altri.

A determinare una situazione conflittuale è spesso la distribuzione del potere all’interno del gruppo, per cui alcuni membri mettono in discussione gli assetti già  consolidati e prospettano dei cambiamenti che altri non ritengono legittimi.

A determinare una situazione conflittuale è spesso anche una distribuzione delle opportunità  poco equa: succede per esempio quando alcuni membri del gruppo hanno maggior spazio per l’iniziativa personale o hanno più credito rispetto ad altri.

A determinare una situazione conflittuale è poi spesso l’accesso a risorse limitate: il caso tipico è quello in cui solo ad alcuni membri del gruppo può esser dato un riconoscimento materiale o simbolico per il proprio lavoro.

Con una certa frequenza capita pure che ad innescare un conflitto sia una divergenza di idee e di opinioni rispetto ad un problema che in un determinato momento rivesta una certa importanza per il gruppo.

Infine, allo stesso modo anche la non completa accettazione di alcune regole o comportamenti “rituali” è suscettibile di rivelarsi ragione di conflitto.

In ultima analisi, se il conflitto è una realtà  quasi “immanente” ad ogni gruppo di lavoro, sforzarsi per riconoscerne i fattori scatenanti potrebbe rappresentare la premessa per riuscire a fronteggiarlo con azioni efficaci, che insieme salvaguardino gli equilibri del gruppo e ne incentivino la produttività .