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Legge di Stabilità: meno tasse su imprese e lavoro

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 16 Settembre 2013
Aggiornato 23 Settembre 2013 11:47

Le promesse del governo Letta sul taglio al cuneo fiscale su imprese e lavoro, in vista della Legge di Stabilità.

L’Italia torna a crescere, «nel mese di agosto c’è stato un aumento sorprendente dei contratti a tempo indeterminato e a tempo determinato. Ci sono imprese che investono e crescono», a dichiararlo è stato il ministro del Welfare, Enrico Giovannini, sottolineando che «questo Governo dopo anni ed anni di disinteresse completo, ha riformato i centri per l’impiego, l’Italia ha 7 mila operatori del settore, in Germania ce ne sono 90 mila, 100 mila in Inghilterra». Il ministro non si dimostra affatto preoccupato dei dati che rivelano come a luglio la produzione industrialesia calata, perché anche se il dato «non è certamente positivo, fa parte dell’idea che la recessione va appiattendosi e nel terzo-quarto trimestre si tornerà a un dato positivo».

Cuneo fiscale

Per aiutare l’economia italiana a riprendersi e le imprese a tornare a crescere il Governo, garantisce Giovannini, ridurrà le tasse sulle attività produttive con la Legge di Stabilità, lo stesso premier Enrico Letta «ha ribadito che il taglio del cuneo è una priorità di questo Governo e il Governo sta valutando la fattibilità e i tipi di interventi», ricorda il ministro. Il focus ricade in promo luogo sul potenziamento della riduzione IRAP, i contributi previdenziali, l’INAIL (ovvero la riduzione dei contributi non previdenziali), le tredicesime e una «lunga lista che va a comporre il peso del cuneo fiscale sul lavoro. Stiamo prendendo in considerazione tutte le ipotesi» e attualmente ai Ministeri dell’Economia e del Lavoro c’è un gruppo di lavoro che «sta valutando gli effetti potenziali sulla crescita delle varie ipotesi». L’obiettivo è ridurre il cuneo fiscale tanto sulle imprese, per rilanciare gli investimenti e la competitività del tessuto produttivo italiano, quanto sul lavoro e sui lavoratori, per dare nuovo impulso ai consumi e quindi all’economia e alle imprese stesse. Così ad esempio si sta valutando l’ipotesi di aumentare di 100 euro circa le tredicesime del 2014 e di rifinanziare le deduzioni forfettarie alle imprese in caso di assunzioni di under 35 e donne. =>Leggi come le troppe tasse spingono i fallimenti

IVA

Sempre nella Legge di Stabilità si dovrà discutere anche di un altro balzello: l’imposta sul valore aggiunto (IVA). Sempre più probabile appare una nuova proroga all’aumento dell’IVA, per poi procedere con una riforma completa dell’imposta. A confermare questa ipotesi ancora una volta il capogruppo Pdl na alla Camera, Renato Brunetta, in occasione del meeting Confesercenti: «a giorni ci sarà un decreto di non aumento dell’IVA, e ci sarà anche la relativa copertura. Ve lo dico, è una garanzia. C’è l’impegno del Governo e delle forze di maggioranza a non far aumentare l’IVA a ottobre. Poi nella Legge di Stabilità ci sarà la riforma complessiva della tassazione IVA».