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ISEE 2012: riforma del Welfare in vista

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 16 Maggio 2012
Aggiornato 17 Giugno 2012 22:14

Riforma dell'ISEE: il Governo attuerà la revisione del Welfare assistenziale italiano prevista dalla delega nella manovra finanziaria Monti: taglio alle prestazioni e nuova distribuzione della spesa socio-assistenziale alle fasce più deboli.

Tempo di riforme in Italia: dopo pensioni e lavoro (ancora in via di definizione) ora il Governo pensa a quella ISEE (Indicatore della Situazione Economica), ossia alla revisione del Welfare assistenziale italiano con l’inasprimento dei requisiti di accesso ai servizi, dagli asili nido alle borse di studio.

Si andrà così a rivedere uno tra i punti cruciali del sistema di assistenziale italiano, sulla base di una delega contenuta nel decreto Salva-Italia finalizzata a razionalizzare la spesa socio-assistenziale per redistribuirla alle fasce più deboli.

Riforma del Welfare assistenziale

Questo significa che i redditi più alti riceveranno minori prestazioni, viceversa per chi è economicamente più fragile. Alcune prestazioni, ora indipendenti dal reddito, potrebbero quindi essere negate a chi guadagna di più.

È il caso degli assegni di accompagnamento per gli invalidi che probabilmente verranno elargiti al 100% solo a chi ha meno di 15 mila euro di reddito ISEE, al di sopra sarebbero previste riduzioni proporzionali al reddito.

Ma novità sono in arrivo anche per assegni per i nuclei familiari con almeno tre minori, quelli di maternità per madri prive di copertura assicurativa, borse di studio e tariffa sociale dell’energia elettrica.

Calcolo ISEE

Verranno definite nuove modalità di calcolo ISEE, che dal 1998 consente di accedere a prestazioni di Welfare come asili nido, assistenza domiciliare, diritto allo studio universitario, libri di testo gratuiti, assegni di maternità, assegni per i nuclei familiari con almeno tre figli.

Nell’ISEE, probabilmente, troveranno spazio rendite finanziarie, rivalutazione rendite catastali per l’IMU, pensioni sociali, assegni familiari e forse anche ticket sanitari, oltre all’imponibile IRPEF ed il patrimonio mobiliare e immobiliare attualmente considerati.

Tagli al sistema di Welfare

Ancora nulla è certo e la speranza è che almeno su questa riforma il Governo sia pronto a prendere in considerazione la voce delle parti sociali, visto che «la revisione dell’ISEE è un capitolo molto delicato», ha sottolineato Margherita Miotto, capogruppo Pd nella commissione Affari sociali della Camera: «il Governo ascolti il Parlamento e le parti sociali. Se occorre apportare delle modifiche, discutiamone ma nessuno può pensare che si possano praticare nuovi tagli al sistema di Welfare».

Su questo fronte, «non esistono più margini sociali» continua Miotto, «anche perché i fondi statali e regionali che finanziavano i servizi sono stati azzerati. I trasferimenti monetari non sono equiparabili ad un reddito ma rappresentano un contributo sulle spese conseguenti alla condizione di invalidità totale: semmai, prendiamo in considerazione riduzioni su redditi derivanti da rendite milionarie o da pensioni d’oro».

Intanto la bozza della riforma dell’ISEE è stata esaminata dagli esponenti dei tre principali sindacati italiani, Cgil, Cisl e Uil e dei Ministeri dell’Economia e del Lavoro.