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Guerra commerciale, l’Europa risponde ai dazi USA per 26 miliardi

di Barbara Weisz

12 Marzo 2025 13:04

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L'Europa risponde ai dazi di Trump con tariffe per 26 miliardi di euro in due tranche dal primo aprile, von der Leyen: pronti a trattare.

Nel giorno in cui entrano in vigore gli annunciati dazi statunitensi sulle importazioni globali di acciaio e alluminio, l’Europa prende la prima decisione ritorsiva nei confronti dell’amministrazione Trump, annunciando a sua volta barriere doganali.

La Commissione UE ha stabilito dal 1° aprile tariffe di riequilibrio (decise nel 2018 e 2020 in risposta ai dazi su acciaio e alluminio decisi dalla prima amministrazione Trump) e annunciato un pacchetto di nuove contromisure sulle esportazioni statunitensi, da far scattare entro metà aprile, dopo la consultazione degli Stati membri.

I dazi USA su acciaio e alluminio

I dazi statunitensi consistono in una tariffa del 25% sulle importazioni, non solo dei materiali grezzi ma anche di prodotti realizzati in acciaio e alluminio (elettrodomestici, macchinari industriali, componentistica). Secondo le stime fornite dall’esecutivo comunitario, il danno economico per l’Europa si aggira sui 26 miliardi di euro. Questa cifra corrisponde al valore delle contromisure UE.

Le contromisure UE

La presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, ha espresso rammarico per la decisione USA di imporre nuovi dazi e definisce le contromisure «forti ma proporzionate», benché Bruxelles resti pronta in qualsiasi momento a revocarle a fronte di un accordo con la Casa Bianca.

«Le relazioni commerciali tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti sono le più grandi al mondo. Hanno portato prosperità e sicurezza a milioni di persone e il commercio ha creato milioni di posti di lavoro su entrambe le sponde dell’Atlantico» ha dichiarato, annunciando di aver incaricato il Commissario per il Commercio Maroš Šefčovič di riprendere i colloqui per esplorare possibili soluzioni.

La risposta UE è calibrata in due tempi: le tariffe di riequilibrio, che riguardano una vasta gamma di prodotti americani (elettrodomestici, macchinari, tessuti, prodotti in plastica e in legno), sono state sbloccate e dunque a meno di ripensamenti entrano in vigore il primo aprile. I dazi annunciati, più concentrati nil settore alimentare, richiedono passaggi decisionali con gli stati membri, una consultazione di due settimane fino al 26 marzo e poi l’inizio di una fase più esecutiva del processo decisionale, con l’obiettivo di applicare le contromisure entro metà aprile.

Il contesto internazionale

Mentre sale la tensione fra Europa e Stati Uniti, con la guerra commerciale che rischia di entrare in una nuova fase, prosegue il balletto di annunci e marce indietro su altri fronti.

Il presidente USA Donald Trump aveva annunciato il raddoppio al 50% dei dazi su acciaio e alluminio verso il Canada come ritorsione per una sovrattassa del 25% sull’esportazione di elettricità dall’Ontario agli USA, poi sono arrivate prima la sospensione di questa misura da parte canadese e subito dopo il dietrofront dell’amministrazione USA.

La Cina, che è il paese al momento più colpito dalle politiche commerciali americane,annuncia che ci saranno misura in risposta ai dazi americani. Pechino ha già annunciato barriere fra il 10 e il 15% sui proditti alimentari importati dagli USA.

I prossimi giorni promettono di essere surriscaldati anche perché ci sono nuovi dazi annunciati dall’amministrazione americana verso i prodotti europei, a partire dal 2 aprile.