
Anche Coldiretti entra nel patto di Governo per il trimestre anti-inflazione a pezzi calmierati (da ottobre a dicembre) su un paniere di prodotti alimentari e di largo consumo: la firma ufficiale che darà il via all’iniziativa nazionale è prevista per il 28 settembre.
L’associazione si unisce dunque alla grande distribuzione organizzata, alle imprese del settore alimentare, alla farmaceutica e ai negozi al dettaglio.
Quali prodotti costeranno meno da ottobre a dicembre
Entro il 23 settembre si conoscerà la lista degli aderenti (tra cui sono confermati a momento i supermercati Coop e Condad), che sarà pubblicata sul sito del Ministero
Dovrebbero subire ritocchi al ribasso i prodotti di prima necessità ma non solo: dal pane alla passata di pomodoro e ai prodotti confezionati (carne, pasta, uova, zucchero, latte, riso, sale, cereali e farina) passando per i pannolini e i prodotti per l’infanzia e la cura della persona, l’igiene personale e la casa.
Gli sconti (variabili per prodotto e per marca) saranno pubblicizzati e le iniziative segnalate un bollino del governo.
Su frutta e verdura sono previsti promozioni locali. L’olio potrebbe avere un prezzo bloccato.
Chi aderisce al patto anti-inflazione
L’iniziativa coinvolge industria e distribuzione, ossia produttori e GDO. Coinvolge artigiani, cooperative, commercianti e supermercati, tramite appositi protocolli d’intesa siglati con il MIMIT.
Oltre a Coldiretti, Le ultime sigle che hanno aderito sono Federalimentare, Unionfood, Centromarca e IBC, incontrate dal Ministro in un vertice da cui è emerso infine uno “sforzo collettivo del sistema Paese per contenere i prezzi”.
Abbiamo apprezzato la volontà delle associazioni che parteciperanno al patto anti-inflazione insieme alla distribuzione, a commercianti, esercenti, grande distribuzione e anche a altre associazioni di impresa.
In precedenza, avevano già firmato: Federdistribuzione, Associazione Nazionale Cooperative dei Consumatori COOP, Associazione Nazionale Cooperative fra i Dettaglianti, Confcommercio – Imprese per l’Italia, Federazione Italiana Esercenti settore Alimentare – Fiesa Confesercenti, Federfarma – Federazione nazionale unitaria dei titolari di farmacia italiana, A.S.SO.FARM. Federazione Aziende e Servizi Socio Farmaceutici, Federazione Farmacisti e Disabilità Onlus, Movimento Nazionale Liberi Farmacisti (MNLF) – Confederazione Unitaria delle Libere Parafarmacie Italiane (CULPI), Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane, Unione Nazionale Farmacisti Titolari di Sola Parafarmacia.
Attenzione: si tratta in tutti i casi di intenti non vincolanti, per cui è fondamentale che dalle linee guida attese nei prossimi giorni emerga almeno una qualche certezza su quelli che saranno gli impegni dell’industria e della distribuzione nei confronti del “patto” a tutela dei consumatori.
Di quanto caleranno i prezzi
Si punta a ridurre l’aumento annuale dei prezzi del “carrello della spesa” dovuto all’inflazione, possibilmente accompagnandone la discesa al 5-6% dall’attuale 9,6%.
Per quanto concerne gli sconti, si dovrebbe arrivare ad un massimo del 10%. Sembra poco, ma su una spesa media si arriva complessivamente a 4 miliardi di euro, nel trimestre si tradurrebbe in alcune centinaia di euro a famiglia.
Nei prossimi giorni si definiranno il paniere e le regole applicative: si attendono linee guida operative entro il 10 settembre.
Previsto anche un tavolo tecnico presso il MIMIT sui beni di largo consumo per contenere i prezzi della produzione e quindi anche quelli al consumo.
Sullo sfondo, c’è anche la questione del caro bollette e del caro benzina, su cui Urso ha annunciato un imminente “confronto con gli altri ministri per interventi a favore di ceti meno abbienti”.