Passaporto: è di nuovo scandalo sui mesi di attesa

di Teresa Barone

1 Dicembre 2023 11:37

Si riaccende la polemica sui tempi di attesa per il rinnovo del passaporto, nonostante gli Open Day territoriali: inchiesta Altroconsumo.

Torna in Italia l’incubo passaporti: dopo il picco di ritardi accumulato la scorsa primavera, torna a riaccendersi la polemica che gira intorno ai tempi di attesa per ottenere il rinnovo del passaporto.

Le “code” digitali in Questura si allungano progressivamente, creando disservizi e danni economici sia per i viaggiatori sia per le agenzie specializzate.

Rilascio passaporto: la classifica dei ritardi

Secondo i dati di una nuova inchiesta condotta da Altroconsumo in 17 città italiane (Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Pordenone, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia), sul podio dei ritardi c’è Venezia, dove ci vogliono dieci mesi per il rilascio del passaporto, seguiti dagli otto di Bolzano ed i sette di Cagliari.

Ma c’è di peggio: in sei città non è stato nemmeno possibile prenotare l’appuntamento. Si tratta di Bologna, Genova, Milano, Pordenone, Potenza e Torino.

Di contro, la stella che rifulge dopo anni di patimenti è oggi Roma, assieme a Perugia: l’appuntamento in questura per il passaporto si ottiene con un solo giorno di attesa. Sul podio dei Comuni virtuosi troviamo anche Pescara (2 giorni) e Palermo (21 giorni).

In base all’analisi comparativa di Altroconsumo, tra l’altro, in Italia il passaporto costa in tutto 116 euro, a differenza di paesi come Spagna (30 euro) o Germania (60 euro).

I motivi dei ritardi

Questo ritardo rischia di causare un danno economico per milioni di euro, dovuto alle mancate vendite. Ma cosa si cela dietro questo disservizio?

Ormai siamo lontani dei mesi in cui si registrava la corsa ai viaggi dopo gli anni del Covid. Bastano davvero le sole vacanze di Natale imminenti a mandare in tilt un Paese intero? O forse le nuove cittadinanze da gestire in questure e commissariati invece che nei Comuni? Più verosimilmente, il tallone d’Achille è la scarsità di personale preposto negli uffici.

Per limitare le attese e accelerare i tempi di rilascio vengono spesso programmati Open Day presso gli uffici territoriali, estendendo il numero di giorni di apertura al pubblico per andare incontro alle esigenze dei cittadini.

Ad ogni modo, è bene sapere che recandosi la mattina presto di persona in Questura, molti commissariati consentono un certo numero di rilasci senza prenotazione, per venire incontro a particolari esigenze ed emergenze.

Dunque, se il sistema di prenotazione online propone una data troppo lontana, chi ha seri motivi di salute, lavoro, famiglia, studio o anche vacanza, può chiedere il documento con una procedura d’urgenza.