Reddito di Libertà: nuove scadenze e istruzioni di domanda

di Anna Fabi

6 Marzo 2025 10:15

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Istruzioni INPS per accedere al Reddito di Libertà, il contributo fino a 500 euro mensili per le donne vittime di violenza: domande fino a esaurimento fondi.

L’INPS ha pubblicato le istruzioni per la presentazione delle domande relative al Reddito di Libertà, la misura di sostegno economico rivolta alle donne vittime di violenza. Il contributo, a regime pari ad un massimo di 500 euro al mese per 12 mesi, è destinato a favorire l’autonomia abitativa e personale delle beneficiarie, oltre a supportare il percorso scolastico e formativo dei figli minori.

Dal 2025 le domande presentate entro il 31 dicembre di ciascun anno sono accolte nei limiti delle risorse disponibili per l’anno in corso e quelle non accolte per incapienza delle risorse finanziarie decadono.

Il decreto attuativo prevede però un “regime transitorio” per la istanze non accolte per mancanza di fondi: possono essere ripresentate dal 5 marzo al 18 aprile 2025 tramite i Comuni, che devono verificare la permanenza dei requisiti e concedere il sussidio con priorità rispetto alle nuove domande.

Dal 18 aprile sarà invece possibile presentare nuove domande basate sulle risorse 2025. Dal 2026 le domande potranno essere inviate dal 1° gennaio al 31 dicembre di ciascun anno.

Chi può accedere al Reddito di Libertà

Il Reddito di Libertà è rivolto alle donne vittime di violenza, con o senza figli minori, che siano seguite da centri antiviolenza riconosciuti o dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza. L’obiettivo della misura è offrire un aiuto concreto per garantire indipendenza economica e favorire il reinserimento sociale e lavorativo.

Compatibilità con altre misure di sostegno

Il Reddito di Libertà è compatibile con altre forme di assistenza economica, come l’Assegno di Inclusione (ADI), la NASpI e il Reddito di Cittadinanza (RdC). Questa compatibilità consente alle beneficiarie di ottenere un aiuto più ampio, facilitando il percorso di autonomia e stabilità economica.

Nuovi fondi e incentivi per l’occupazione

Grazie alla Legge di Bilancio 2024, i fondi destinati al Reddito di Libertà sono stati incrementati con uno stanziamento di 10 milioni di euro all’anno per il triennio 2024-2026, e di 6 milioni annui a partire dal 2027.

Inoltre, per favorire l’occupazione delle donne beneficiarie, è stato introdotto un esonero contributivo per i datori di lavoro privati che le assumono nel periodo 2024-2026. L’agevolazione si applica alle assunzioni a tempo indeterminato per 24 mesi, alle assunzioni a tempo determinato per 12 mesi e alle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato per un massimo di 18 mesi.

Come presentare la domanda di Reddito di Libertà

La prima fase consiste nella compilazione dell’apposito modulo SR208 contenente:

  • dati anagrafici della richiedente (nome, cognome, codice fiscale, residenza);
  • dichiarazione di presa in carico da parte di un Centro antiviolenza riconosciuto dalla Regione o dai servizi sociali del Comune, che confermi la condizione della donna e il percorso di fuoriuscita dalla violenza;
  • indicazione del conto corrente o di un IBAN intestato alla richiedente, su cui verrà accreditato il contributo.

Una volta compilato, il modulo deve essere consegnato agli uffici comunali competenti, che si occuperanno di verificare la completezza della documentazione e la sussistenza dei requisiti richiesti. Dopo la verifica comunale, la domanda viene trasmessa telematicamente all’INPS, che provvede a esaminare la richiesta e a determinare l’eventuale ammissione al beneficio.

L’INPS analizza la documentazione ricevuta e, se conforme ai requisiti previsti, procede con l’accoglimento della richiesta. In caso di esito positivo, la richiedente riceve una comunicazione di accettazione ed il contributo di 400 euro mensili viene erogato direttamente sul conto corrente indicato nella domanda, per un massimo di 12 mesi.

Se la domanda non viene accettata, l’INPS invia una comunicazione con la motivazione del rigetto. In alcuni casi, potrebbe essere richiesto di integrare la documentazione mancante.

L’erogazione del Reddito di Libertà è subordinata alla disponibilità dei fondi stanziati annualmente. Pertanto, è consigliabile presentare la domanda il prima possibile, per evitare l’esaurimento delle risorse disponibili.

Le donne che necessitano di supporto per la compilazione e l’invio della domanda possono rivolgersi a centri antiviolenza territoriali, CAF (Centri di Assistenza Fiscale) convenzionati e Patronati che forniscono assistenza nella gestione delle pratiche INPS.

Istruzioni complete nella Circolare INPS n. 54/2025 del 5 marzo, dedicata alla misura.