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Riforma pensioni in ritardo, ritorno ai requisiti Fornero

di Noemi Ricci

29 Aprile 2021 08:30

Con l'addio alla Quota 100, senza una nuova Riforma Pensioni, da gennaio 2022 si ritorna alla Legge Fornero e all'aumento degli scatti.

Uno dei compiti del Governo per il prossimo futuro è di dar vita ad una nuova Riforma pensioni con l’obiettivo di garantire misure di flessibilità in uscita alternative a quelle attualmente in via di scadenza. In particolare, dal 2022 non sarà rinnovata la pensione anticipata con Quota 100 perché per le Casse dello Stato è troppo onerosa e per l’Unione Europea è iniqua, un privilegio concesso a pochi. Attualmente ci sono parecchie ipotesi avanzate per sostituire la Quota 100, ma il Governo non ha ancora espresso la propria scelta al riguardo.

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Riforma pensioni post Quota 100

Proposte per una Riforma pensioni post Quota 100 sono state presentate sia dai sindacati che da alcuni partiti, tutte più o meno orientate a superare la Riforma Fornero all’indietro. Proposte che però non sembrano essere sostenibili, senza contare che l’UE chiede un ritorno alle regole introdotte nel 2011 dall’allora Governo Monti. Entro fine anno, se l’Esecutivo non prenderà una decisione in merito assisteremo realmente ad un ritorno ai requisiti minimi della Fornero. Finita la Quota 100, da gennaio 2022 come opzioni per andare in pensione, utilizzabili da tutti senza penalizzazioni, resterebbero la pensione di vecchiaia a 67 anni e la pensione anticipata con 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini.

Questo senza adeguamenti all’aspettativa di vita ISTAT, che fanno aumentare l’età pensionabile di 3 mesi ogni biennio fino alla fine del 2026 per la pensione di vecchiaia e di 2 mesi ogni biennio dal 2027 per entrambe le misure (per la pensione anticipata l’adeguamento è stato bloccato fino al 2026).

In questo momento il Governo ha però questioni parecchio urgenti alle quali pensare, prime fra tutte la pandemia ancora in corso, la campagna vaccinale, la lotta alla disoccupazione e la riforma degli ammortizzatori sociali. La riforma del sistema previdenziale non figura quindi, tra le attuali priorità di Draghi e finita la Quota 100 si rischia di tornare ai requisiti previsti dalla Riforma Fornero.