Bonus Mobili 2015: FAQ e regole

di Noemi Ricci

Pubblicato 22 Gennaio 2015
Aggiornato 28 Gennaio 2015 11:34

I nuovi chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate in merito al Bonus Mobili associato ad una ristrutturazione edilizia.

Aggiornate da parte dell’Agenzia delle Entrate le FAQ sulle nuove regole per l’accesso al Bonus Mobili ed elettrodomestici in caso di ristrutturazione edilizia, che ricordiamo essere stato prorogato insieme alla detrazione al 50% per le ristrutturazioni e alla detrazione fiscale per la riqualificazione energetica al 65% per tutto il 2015. Anche nel caso di acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare immobile oggetto di ristrutturazione, la detrazione IRPEF fino al 31 dicembre 2015 è pari al 50%.

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Bonus Arredi e ristrutturazione

Per accedere al Bonus Arredi è necessario che la ristrutturazione edilizia sia iniziata prima della spesa sostenuta per compare i mobili, ma non è indispensabile che le spese di ristrutturazione siano state sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile. Non esiste inoltre alcun limite temporale nella consequenzialità tra l’esecuzione dei lavori e l’acquisto dei beni, l’unico limite per fruire del Bonus Arredi è quello di rientrare nel termine del 31 dicembre 2015.

Importo detraibile

L’importo massimo che è possibile portare in detrazione, indipendentemente dall’importo complessivo delle spese di ristrutturazione, è di 10.000 euro. La detrazione pari al 50% delle spese sostenute, sarà poi ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Da precisare che il limite riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Questo significa che in caso di ristrutturazione di più unità immobiliari sarà possibile usufruire della detrazione per un importo pari a 10.000 euro per ciascuna di esse.

=> Bonus Mobili: la nuova Guida delle Entrate

Bonus Arredi e riqualificazione energetica

L’Agenzia precisa poi che per accedere al Bonus Arredi è necessario che questo sia associato ad un intervento di ristrutturazione edilizia per il quale si fruisce della detrazione del 50%, mentre non è possibile associarlo agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, per i quali è prevista la detrazione del 65%.

=> Detrazioni 50%, 65% e Bonus Mobili: nuovi casi particolari

Acquisto all’estero

Il Bonus spetta anche in casi di acquisto di mobili all’estero, purché la spesa sia documentata come richiesto dalla legge e si siano eseguiti i medesimi adempimenti previsti per gli acquisti effettuati in Italia.

Pagamento

Per il Bonus Mobili è concesso il pagamento anche con carte di credito e di debito (bancomat), senza l’applicazione della ritenuta che invece viene trattenuta in caso di bonifico bancario (art. 25 del Dl 78/2010). Ritenuta che dal 1° gennaio 2015 è salita all’8%, rispetto al 4% applicato fino al 31 dicembre 2014. In caso di pagamento con carta di credito, si legge nelle FAQ dell’Agenzia:

“Ai fini della detrazione, lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente e indica natura, qualità e quantità dei beni acquistati, equivale alla fattura. Se manca il codice fiscale, la detrazione è comunque ammessa se in esso è indicata natura, qualità e quantità dei beni acquistati e se esso è riconducibile al contribuente titolare della carta in base alla corrispondenza con i dati del pagamento (esercente, importo, data e ora)”.

=> Bonus Ristrutturazioni: il corretto bonifico caso per caso

Rogito

Possibile fruire del Bonus anche se non ho ancora fatto il rogito, purché:

  • sia stato stipulato un contratto preliminare di compravendita registrato all’Agenzia delle Entrate;
  • sia stato immesso nel possesso dell’immobile;
  • gli interventi siano stati eseguiti a proprie spese.

Rate

Possibile inoltre usufruire del Bonus Mobili anche pagando a rate tramite un finanziamento, purché la società di finanziamento effettui il pagamento al fornitore dei mobili con un bonifico bancario o postale che contenga tutti i dati previsti dalla norma.

 IVA

In caso di acquisto di mobili l’aliquota IVA da applicare rimane quella ordinaria al 22%.

Interventi esclusi dal Bonus

Tra gli interventi di recupero del patrimonio edilizio che danno accesso alla detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici non sono compresi quelli per la realizzazione di box o posti auto pertinenziali rispetto all’abitazione principale. Non sono inoltre compresi neanche gli interventi volti alla prevenzione di atti illeciti, poiché la circolare n. 29/2013 ha chiarito che il Bonus Mobili non è collegato a tutti gli interventi, di cui all’art. 16 bis TUIR, che consentono di ottenere la detrazione 50%, ma unicamente a quelli di:

  • manutenzione ordinaria e straordinaria;
  • restauro e risanamento conservativo;
  • ristrutturazione edilizia;
  • ripristino dell’immobile a seguito di eventi calamitosi.

=> Ristrutturazioni, guida alle detrazioni fiscali 2015