Si è tenuto nei giorni scorsi il Forum ESG 2030, promosso da Diligentia ETS in occasione del lancio ufficiale delle iniziative previste dal progetto ESG 2030 co-finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica nel quadro della Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile.
Un’occasione per fare il punto sul programma e raccogliere le proposte per la sostenibilità ambientale, economica e sociale delle imprese, attraverso una serie di tavoli di lavoro che hanno coinvolto gli esperti appartenenti a istituzioni, enti, associazioni, imprese e mondo dei professionisti.
Il progetto ESG 2030
L’obiettivo del progetto ESG 2030 è infatti quello di promuovere presso imprese ed esperti la cultura e la prassi di sostenibilità misurabili e conformi a norme internazionali, europee e italiane. L’iniziativa è articolata in cinque tematiche fondamentali, oggetto di altrettanti tavoli di lavoro nel corso dell’evento:
- Informativa sulla sostenibilità: accuratezza, credibilità e affidabilit,
- Imprese e filiere di fornitura responsabili: Due Diligence e Green Public Procurement,
- Imprese e finanza sostenibili,
- Impresa e Parità di Genere,
- Le nuove professioni per la sostenibilità.
Lo scenario di mercato
Se da un lato Sergio Saporetti, Vicedirettore Economia Circolare, Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, ha sottolineato come il mercato sia ormai diviso tra i soggetti improntati alla sostenibilità e quelli che invece non sono orientati verso tali valori, il Presidente Accredia Massimo De Felice ha posto l’accento sul tema della sostenibilità che non deve essere riferito solo alle imprese, ma deve coinvolgere tutte le istituzioni.
È necessario passare dai discorsi di principio ai fatti: servono azioni per rendere sostenibili le attività attraverso approfondimenti tecnici e misurazioni su basi di dati affidabili. C’è bisogno di qualcosa di concreto: siamo al lavoro per fare tutto al meglio.
Il Presidente IAF (International Accreditation Forum) e Vicedirettore generale Accredia, Emanuele Riva, ha focalizzato l’attenzione sull’imminente revisione di un Position paper in tema di affidabilità della validazione, verifica dell’informativa societaria della sostenibilità e rating ESG basato su processi standardizzati:
Si apre la possibilità (con la prossima ratifica del documento da parte degli Stati Membri) sia per gli enti di accreditamento, sia per i soggetti che svolgono attività di auditing finanziario, di effettuare attività di verifica dei claim di sostenibilità e di rating. Due differenti tipologie di organizzazioni che opereranno nello stesso ambito hanno appunto bisogno di processi standardizzati.
Cosa serve alle imprese per adottare i criteri ESG
- Soluzioni affidabili per il rating ESG, allegando le descrizioni di buone prassi per chi deve ancora accreditarsi.
- Documenti pratici e di carattere attuativo per migliorare il rapporto banche-imprese.
- Strumenti di formazione contro dal gap culturale del management, stakeholder engagement, welfare in azienda e conciliazione vita-lavoro.
- Precisazione sull’autocertificazione inserita nell’art 108 del Codice degli Appalti
- Promozione di nuove e specifiche competenze per consolidare la cultura ESG nelle aziende.