Microsoft all’attacco di Facebook. Ecco come gira l’economia

di Massimo Furia

Pubblicato 27 Agosto 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 19:33

Mai dormire, mai voltare le spalle al nemico, mai chiudere gli occhi, mai arrendersi. L’economia viene giocata con un’intelligenza che non ha nulla da invidiare a quella militare. Sun Tzu ne avrebbe da dire sull’argomento. Altro che arte della guerra. Qui si gioca pesante!

E’ caso di Microsoft e del suo accordo con Facebook per portare sì che il suo motore di ricerca (Windows Live) all’interno del famoso social network. Questo, con l’obiettivo di ottenere il controllo della pubblicità  online che gira all’interno del network.Bene, ma in termini economici che cosa significa tutto questo esattamente?

Dalle mie parti si dice “facciamo i conti della serva”, quelli fatti un po’ sulle punte delle dita. Con un po’ di approssimazione, insomma.
A Redmond avevano già  aperto il portafoglio per comprare circa l’1,6% di Facebook qualche tempo fa. Una spesuccia da 260 milioni di dollari.
Allora… approssimiamo. Diciamo che circa il 2% del sito è costato circa un quarto di miliardo di dollari. Quanto costa (o vale) l’intero? Se non ho sbagliato a fare i conti il 100% dovrebbe ammontare a quasi tredici miliardi di dollari. Dollaro più, dollaro meno, ovviamente.
Questo si chiama far girare l’economia.
Non so a quanto ammonti il capitale di Microsoft ma non credo che Steve Ballmer vada in banca a chiedere un mutuo per comprare un sito web.

Altri due conti.
Il prodotto interno lordo (il famoso PIL) dell’intera Italia ammonta a circa 1500 miliardi di euro (centesimo più, centesimo meno). Se facciamo le debite proporzioni stiamo parlando di un’aziendina, Microsoft, che vale più o meno come un terzo dell’Italia.
E pensare che noi per far girare l’economia andiamo a fare la spesa nei discount.

Comunque non finisce mica qui.
La cordata all’impero di Internet continua. A Redmond non hanno mica digerito le disfatte degli ultimi mesi. Si, perché se off-line Microsoft detiene una discreta quota del mercato grazie a Windows e prodotti derivati, online è veramente un nano: pensate solo che più del 60% del mercato del “searching” è dominato da Google mentre MS si aggiudica un risicatissimo 3%.

Come ne uscirà ? Intanto ci ha provato con la nuova divisione societaria. Un bel taglio in due: una parte dedicata a Windows e una parte esclusivamente all’online.
Ci sono un bel po’ di punti da recuperare: pensate solo al flop di Windows Vista di cui si parlava tanto: due anni di attesa (forse più) e ora si vendono fior di pc downgradati a Windows XP (io l’ho comprato così…). Ma Microsoft punta ai 100 milioni di installazioni entro la fine dell’anno.

Intanto, Ballmer ha mandato una nota ai dipendenti di Microsoft in cui si recita:

“l'innovazione di Google nelle ricerche Internet altro non è che una grande attenzione al settore delle ricerche e sviluppo ma anche il merito di buone acquisizioni. Questa è una battaglia a lungo termine per la nostra compagnia”.

Allora avevamo ragione a pensare in termini militari.