“Meet the boss”, al riparo dalla crisi nella community

di Simona Tenentini

Pubblicato 12 Giugno 2009
Aggiornato 24 Febbraio 2018 09:57

L'ultimo nato tra i social network è il punto d'incontro dei manager e degli executive della finanza. In Rete ci si confronta, si collabora, si condivide una conoscenza diffusa

Sulla scia del fenomeno delle community si colloca “Meet the boss”, l’ultimo nato tra i social network, luogo di incontro privilegiato dei dirigenti d’azienda.

L’effetto negativo della crisi attuale ha generato una crescita proporzionale degli iscritti, che ad oggi sono circa trentamila, seicento gli italiani: tra di loro veri e propri pezzi grossi: dai dirigenti Unicredit ai manager di filiali di banche estere come la Barclays.

L’elemento che fa riflettere, all’interno di questa comunità virtuale di importanti manager, è la procedura di iscrizione. Occorre infatti sottolineare che l’ingresso, come succede in quasi tutti gli altri social network, non è libero ma, al contrario, delle cento richieste di affiliazione che arrivano ogni giorno ben sessantasei sono respinte.

Per entrare a far parte della community devi essere invitato da chi c’è già dentro, altrimenti sei “out”. Una volta in Rete gli executive della finanza si confrontano, studiano soluzioni aziendali, si scambiano informazioni, in sostanza condividono la conoscenza diffusa che è un patrimonio aziendale enorme. Poter mettere in comune ed incrementare questa ricchezza con la partecipazione di tutti genera, in sostanza, un immenso potenziale di crescita per le imprese.

A dispetto dei presupposti invece il funzionamento del sito è molto semplice: con un singolo click sul nome di un altro utente si accede alla conversazione privata. Se si clicca due volte si può accedere ad una video-conferenza. Ovviamente i temi trattati non sono alla portata di tutti ma solo di chi fa parte di un determinato settore come quello economico. È per questo motivo che giornalisti, PR o chiunque altro non sono accettati all’interno di questo mondo virtuale della finanza.

Naturalmente l’identità degli iscritti è privata, quindi schermata al mondo esterno. Solo chi fa parte della community può avere accesso alle informazioni degli utenti iscritti. Per comprendere le reali potenzialità di “Meet the boss”, occorre anche prendere in considerazione l’importanza ed il prestigio degli utenti che ne fanno parte: tutti pezzi grossi della finanza e del sistema produttivo che, per un verso o per l’altro, decidono le sorti della economia su scala globale.

“Meet the boss” è nato nel 2007 da un’idea di Spencer Green della Gps International di Bristol, una società specializzata nel settore business to business ed in soli tre anni ha visto crescere a dismisura le prospettive iniziali. Il massimo numero d’iscritti che il sito potrà raggiungere è stato però fissato a cinquantamila. Tutti, è ovvio, dovranno essere altamente selezionati, tanto per non guastare l’ambiente della comunità, il che forse appare in netto contrasto con lo spirito di democraticità della Rete e dei social network in particolare.