Otto milioni di kilowattora utili per fornire energia elettrica a circa diecimila abitanti. È questo l’ambizioso obiettivo del nuovo progetto Energia dai Tetti della Regione Lazio, una iniziativa tesa a estendere l’utilizzo dei pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica pulita. Come suggerisce il nome del piano, i nuovi pannelli saranno installati sui tetti delle case popolari nell’ambito della prevista manutenzione straordinaria degli immobili delle Ater (Aziende territoriali per l’edilizia residenziale) del Lazio.
«Dopo aver dato grande attenzione alla bioedilizia nel Piano Casa, abbiamo pensato di sfruttare questa occasione per dimostrare ancora una volta come le politiche per la tutela dell’ambiente e la riduzione delle emissioni possano combinarsi perfettamente agli investimenti e provvedimenti pubblici finalizzati a valorizzare il patrimonio edilizio e a favorire la ripresa economica» ha dichiarato con orgoglio l’assessore alle Politiche della casa della Regione Lazio, Mario di Carlo. Il piano consentirà di produrre energia pulita dal sole e potrebbe stimolare l’adozione di soluzioni analoghe anche in ambito privato.
Energia dai Tetti prevede una serie di interventi su larga scala che coinvolgeranno oltre 350 edifici per una superficie complessiva pari a circa 64mila metri quadrati. Le risorse stanziate per l’intervento di manutenzione straordinaria e di installazione dei pannelli fotovoltaici sono pari a 22 milioni di Euro, 15 dei quali messi in campo dall’assessorato alla Casa e 7 milioni di Euro dall’assessorato all’Ambiente.
Secondo Mario di Carlo, la procedura adottata per il piano si potrà rivelare conveniente sia sul piano economico che su quello ecologico: «Conveniente per l’amministrazione, che affida ai concessionari la gestione ed il mantenimento in efficienza delle coperture interessate, per gli inquilini, che potranno vivere in edifici più sicuri e cominceranno gradualmente a risparmiare sulle spese condominiali ed elettriche, per i privati, che potranno concorrere a collocare nuovi impianti grazie ad incentivi rilevanti e, soprattutto, per il Lazio che vedrà ridotte notevolmente le proprie emissioni dalla presenza di pannelli solari che presto copriranno una superficie pari a quasi dieci volte il campo dell’Olimpico».
Una volta a pieno regime, il sistema dovrebbe garantire l’erogazione media di 8 milioni di kWh, una quantità in grado di coprire i consumi su base annua di circa 10mila abitanti. Secondo gli autori del progetto, tale soluzione consentirà di ridurre sensibilmente le emissioni di gas nocivi per l’ambiente, risparmiando al nostro Pianeta già messo a dura prova circa 4.200 tonnellate di gas serra. Una goccia nel mare, ma al tempo stesso un esempio concreto di come sia possibile ridurre le emissioni sfruttando una risorsa come l’energia solare.
Una cifra pari a 15 milioni di Euro sarà utilizzata per mettere in atto la progettazione e la realizzazione degli interventi di manutenzione e di aumento dell’efficienza degli immobili di edilizia popolare. I restanti 7 milioni di Euro saranno utilizzati per «coprire fino ad un massimo del 20% le spese di installazione, sulle coperture interessate, di pannelli fotovoltaici (5,2 milioni per le Ater del Lazio ed 1,8 per l’Ater del Comune di Roma)». Tale soluzione consentirà di attivare ulteriori risorse private per una cifra stimata intorno ai 20,8 milioni di Euro per la realizzazione dei pannelli solari necessari per i tetti.
Gli interventi previsti e la gestione degli impianti saranno affidati tramite gara a un determinato numero di concessionari. Sull’operazione vigilerà il Dipartimento di Innovazione Tecnologica nell’Architettura e Cultura dell’Ambiente dell’Università La Sapienza, che garantirà la «realizzazione di interventi in linea con le più moderne tecnologie per lo sviluppo sostenibile».
Grazie agli incentivi offerti sia in ambito nazionale che europeo, nel corso degli ultimi anni le esperienze legate al fotovoltaico sono aumentate sensibilmente in Italia. Soggetti pubblici e privati hanno deciso di investire in questa tecnologia dimostrando la possibilità di ottenere buoni margini di ritorno rispetto agli investimenti iniziali. Ai vantaggi economici si associano, naturalmente, quelli per l’ambiente legati alla possibilità di abbattere i livelli di gas serra emessi nell’atmosfera. Un tema di stretta attualità a pochi giorni dall’inizio della United Nations Climate Change Conference di Copenhagen, dove si discuterà delle prossime strategie da adottare per contrastare il cambiamento climatico.