A una settimana di distanza dalla presentazione dell’atteso tablet realizzato da Apple, analisti ed esperti di tecnologia iniziano a interrogarsi sul destino dell’iPad sul mercato. Il nuovo terminale di Cupertino sembra avere le potenzialità per ottenere un buon successo non solo grazie alle soluzioni hardware adottate, ma anche grazie all’ecosistema per la distribuzione delle applicazioni già rodato da Apple attraverso gli iPhone / iPod Touch e l’App Store.
Stando alle prime stime fornite dagli analisti, il debutto dell’iPad potrebbe rivelarsi “soft” con un moderato numero di unità vendute nel corso dei primi mesi. La quantità di tablet venduti dovrebbe poi aumentare considerevolmente nel corso degli ultimi mesi del 2010 in concomitanza con la feconda stagione dello shopping natalizio. Per Charlie Wolf della società di analisi Needham & Company, Apple potrebbe vendere due milioni di iPad entro la fine dell’anno fiscale in corso. Nel 2011 le prestazioni sul mercato del nuovo dispositivo dovrebbero invecere migliorare sensibilmente, facendo sfiorare quota 6 milioni di unità vendute.
Secondo Wolf, il tablet targato Cupertino potrebbe influenzare sensibilmente le vendite degli iPod Touch. Nel primo anno di commercializzazione, un quarto delle vendite previste potrebbe avvenire a scapito del dispositivo mobile con funzionalità del tutto simili all’iPhone, connettività cellulare e fotocamera a parte. Le prestazioni sul mercato del nuovo iPad potranno ulteriormente migliorare, ma solamente in presenza di un adatto catalizzatore.
L’analista di Needham & Company sottolinea, infatti, come i precedenti dispositivi prodotti da Apple abbiano raggiunto il pieno successo attraverso l’introduzione di uno o più elementi in grado di aumentarne le potenzialità. Per gli iPod il catalizzatore può essere identificato in iTunes e nello store musicale, mentre per gli iPhone nel rilascio del kit per lo sviluppo delle applicazioni di terze parti e nel lancio dell’ormai celebre App Store. La società di Cupertino ha costruito per i due dispositivi un ecosistema compiuto, solido e di facile accesso per gli utenti, gettando le basi per una rapida crescita sul fronte delle vendite. Per gli iPad Wolf auspica qualcosa di analogo, ma come osservano numerosi analisti al momento il possibile catalizzatore per il successo del tablet non è ancora emerso chiaramente.
La possibilità di accedere alle versioni in digitale di libri, quotidiani e riviste potrebbe costituire uno dei punti di forza del nuovo terminale. Nel corso della presentazione dell’iPad, Apple ha fornito un’anteprima del nuovo iBookstore per l’acquisto degli ebook compatibili con il nuovo dispositivo, mentre il New York Times ha presentato il prototipo di una applicazione concepita per rendere più semplice e interattiva la versione digitale del proprio quotidiano. Un nuovo ecosistema basato sui contenuti degli editori e su un sistema di distribuzione veloce e intuitivo potrebbe sbaragliare la concorrenza degli attuali lettori di ebook come Kindle, offrendo così nuove opportunità sul mercato per Cupertino.
L’iPad potrebbe, inoltre, rivelarsi un buon alleato per gli studenti e alcune categorie di professionisti come i medici. Numerose case editrici di libri di testo si sono attivate per realizzare versioni digitali dei loro manuali, mentre in ambiente sanitario le applicazioni cloud potrebbero consentire a ogni medico di avere sempre a portata di mano le cartelle cliniche e gli esiti degli esami dei loro pazienti. Alcuni applicativi per svolgere tali attività sono già disponibili per gli iPhone e gli iPod Touch, ma le maggiori capacità offerte dall’iPad potrebbero presto aprire la strada a una nuova serie di software per l’ambito sanitario.
Infine, secondo Wolf il nuovo tablet Apple potrebbe attirare l’attenzione degli utenti dell’area business, alla ricerca di un dispositivo pratico da portare con sé e in grado di offrire numerose soluzioni per la produttività. Oltre a consentire la lettura dei documenti in formato digitale e la sincronizzazione della posta elettronica, il nuovo iPad potrà fare affidamento su una versione dedicata della suite di applicativi iWork e naturalmente sulle applicazioni prodotte da terze parti e distribuite tramite l’App Store.
Il prezzo relativamente contenuto del modello base, venduto a 499 dollari, dimostra l’intenzione di Apple di drenare parte dell’utenza dal comparto dei netbook, offrendo una soluzione alternativa, ma comunque fortemente improntata sulle potenzialità offerte dalla Rete. Tale strategia consentirà a Cupertino di far affermare con relativa rapidità il proprio dispositivo, ma non modificherà molto i bilanci della società. Secondo gli analisti, nel 2010 i ricavi derivanti dalla vendita dell’iPad ammonteranno all’1,2% dei ricavi totali di Apple, mentre nel 2011 la cifra potrà salire fino ai 2,7 punti percentuali.