Con l’aumento della domanda di spostamenti aerei prevista nel breve e medio periodo, aumenta anche l’offerta degli aeroporti sia in termini di capacità sia in termini di qualità. E la tecnologia viene spesso in soccorso. Nel giro di 2 anni, infatti, il 75% dei principali aeroporti italiani ed europei avrà strumenti di comunicazione per condividere via smartphone i dati sul servizio offerto ai passeggeri, oltre che per tracciare le rotte degli aerei nell’ottica del risparmio di carburante.
Grazie alle nuove tecnologie, infatti, il passeggero utilizzerà il tabet o il telefonino prima per effettuare il check in, poi controllare lo stato del proprio volo e ricevere offerte e propozioni legate a una destinazione, a una compagnia aerea o a un aeroporto. Questo è l’aeroporto del futuro (nemmeno troppo lontano) progettato da Sita – società attiva nella fornitura di soluzioni IT ai maggiori aeroporti del mondo – che ritiene che tra non molto tempo lo smartphone non servirà solo per telefonare ai propri cari a casa ma anche di pagare il parcheggio della propria auto lasciata in sosta nella zona a lungo termine e di localizzarla facilmente una volta ritornati. Ma non è tutto: la tecnologia tascabile potrà anche indicare il percorso più corto per il proprio gate e aiutare nei controlli di sicurezza.
Del resto, gli scali intervistati da Sita hanno dimostrato un’alta propensione verso gli investimenti in tecnologia visto che il 78% di essi ritiene “fondamentali” le novità in questo campo e il 70% afferma che entro il 2013 saranno notevolmente aumentati i servizi mobili per i passeggeri i quali, già oggi, nel 71% dei casi effettuano il check in fai da te, con percentuali che sfiorano il 100% in caso di certi vettori low cost.
Sempre nella direzione della tecnologia va l’accordo tra Sita e Amadeus – società attiva in tutto il mondo nella fornitura di servizi di marketing e di distribuzione legati al turismo – che hanno creato un sistema per controllare, in tempo reale, la localizzazione del proprio bagaglio imbarcato in aereo, in modo evitare brutte sorprese una volta arrivati a destinazione. Si tratta dell’Altéa Baggage Tracking, che sarà installato in via sperimentale in 54 aereoporti per vedere come i passeggeri si troveranno con questo nuovo servizio, visto che più di un terzo dei viaggiatori d’affari non vogliono utilizzare dei jet privati perchè dicono di aver avuto dei problema con i loro bagagli.