I dipendenti in controllo dell’IT

di Andrea Barbieri Carones

Secondo una ricerca internazionale, il fenomeno BYOD (l'uso di tecnologia mobile personale al lavoro) sta impattando le aziende di grandi dimensioni.

Una ricerca internazionale fra gli IT director volta a capire l’importanza della diffusione del BYOD (l’utilizzo in azienda degli strumenti tecnologici personali dei dipendenti) mostra che la forza lavoro sta sempre più prendendo il controllo dell’Information technology.

Il 45% degli intervistati ha affermato, infatti, di considerare l’hardware e i software privati più utili rispetto agli strumenti e alle applicazioni fornite dall’azienda per cui lavora.

Mentre la consumerizzazione – termine che indica la tendenza dell’industria del software ad aiutare i dipendenti nel loro lavoro – sta avendo un impatto positivo sul morale dei dipendenti, confermato dall’88% dei partecipanti alla ricerca secondo i quali l’uso dei device personali aumenta la soddisfazione al lavoro, il 72% dei director intervistati conferma che le aziende dimostrano ancora scetticismo di fronte a tale fenomeno, preoccupate dall’aumento degli incidenti relativi alla sicurezza determinati dall’utilizzo dei dispositivi mobili.

Nel frattempo, il fenomeno dei Big Data sta spingendo le imprese a considerare l’adozione del cloud: la complessità delle informazioni, infatti, sta determinando cambiamenti radicali nella definizione delle strategie di data management, facendo sì che i processi di acquisizione, archiviazione, ricerca, condivisione, analisi e visualizzazione dei dati debbano essere ridefiniti.

Sono questi i principali risultati emersi dalla quarta edizione del Barometro CIO, la ricerca annuale di CSC dedicata alle evoluzioni socioeconomiche e ai trend e alle prospettive dei dipartimenti IT, nell’ambito della quale sono stati intervistati oltre 300 direttori di aziende private, a partecipazione statale e pubbliche operanti in Europa e Stati Uniti. La survey è stata effettuata dall’Istituto di ricerca indipendente TNS Sofres e finanziata da CSC ed è stata arricchita da oltre 40 testimonianze di CIO in cui i dati rilevati sono ulteriormente approfonditi da punti di vista e insigths specifici.

Tra i risultati più significativi si riscontra che:

– Il 33% delle imprese intervistate afferma che l’adozione del Cloud computing è per loro motivata dalla capacità di offrire un più ampio accesso alle informazioni. La riduzione dei costi emerge, invece, come secondo driver di scelta
– Il 57% degli intervistati dichiara che l’attività chiave che stanno portando avanti per rendere l’IT più sostenibile riguarda la riduzione del consumo energetico; la seconda area d’attività è, invece, la sostituzione di PC e componenti IT
– Il 43% degli intervistati sostiene che i progetti IT hanno rappresentato la voce di spesa più consistente dei budget aziendali dello scorso anno, con un incremento significativo rispetto a quanto registrato nell’anno precedente in cui tale elemento figurava soltanto all’undicesimo posto
– Il 75% delle aziende sta esternalizzando oltre il 25% dei propri servizi IT, rispetto al 30% rilevato dal Barometro CIO 2011
– Il 40% delle aziende sta incrementare il proprio budget IT, nonostante la lentezza della ripresa economica in Europa e negli Stati Uniti.