Opzione Donna a 59 anni per lavoratrici in esubero

Risposta di Barbara Weisz

21 Febbraio 2024 08:08

Patty chiede:

Ho 38 anni di contributi come dipendente e 59 anni di età, sono stata licenziata, mi pare di aver letto che servono 58 anni di età per Opzione Donna in questo cas, è confermato?

Le confermo che nel caso delle lavoratrici licenziate il requisito di età per l’Opzione Donna si abbassa, ma a 59 anni e non più a 58. Il riferimento normativo, da quest’anno, è la Legge di Bilancio 2023/2024 (articolo 1, comma 138, legge 213/2023).

Deve però verificare se rientra nella platea di aventi diritto, perché non basta aver perso involontariamente il lavoro per rientrare nell’Opzione Donna. E’ necessario che l’impresa presso cui lavorava avesse un tavolo di crisi aperto presso il ministero.

Opzione Donna 2024 si conferma limitata alle seguenti categorie:

  • lavoratrici disoccupate, licenziate o dipendenti di imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale;
  • lavoratrici che assistono persone con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104;
  • lavoratrici con riconoscimento invalidità civile di grado almeno pari al 74%.

La norma che regolamenta l’Opzione Donna per la categoria di lavoratrici che le interessa (legge 197/2022, comma 292) si riferisce specificamente a «licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa di cui alla legge 296/2006».

Solo in questo caso si applica una riduzione di due anni sul requisito anagrafico. In via ordinaria, per l’Opzione Donna ci vogliono 35 anni di contributi e 61 anni compiuti entro il 31 dicembre 2023, nel caso delle lavoratrici licenziate nell’ambito di tavoli di crisi aperti, c’è una riduzione di due anni per cui basta avere 59 anni. Attenzione: come detto, compiuti entro il 31 dicembre 2024.

Per riassumere: se lei ha compiuto i 59 anni entro la fine dell’anno scorso, e l’azienda per cui lavorava aveva un tavolo di crisi aperto presso il ministero, ha diritto all’Opzione Donna, in caso contrario non rientra invece nella platea.

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