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Cloud computing: i vantaggi e qualche cautela

di Angela Rossoni

14 Aprile 2011 09:16

Il cloud computing sta gradualmente prendendo piede. Prima di passare a questa rivoluzionaria tecnologia, occorre però valutare con attenzione sia i vantaggi, sia i potenziali rischi.

Le aziende, PMI in testa, stanno guardando sempre più alle soluzioni di cloud computing e di cloud storage. Questo comparto, malgrado rappresenti ancora una frazione molto piccola del mercato IT, pari ad appena il 2,3% del totale, sta crescendo molto rapidamente, offrendo grandi opportunità alle aziende.

Secondo gli analisti, occorreranno ancora 3-5 anni prima di assistere all’adozione su larga scala del cloud computing. Il 2011 Cloud Dividend Report, redatto dal Centre for Economics and Business Research (CEBR) e sponsorizzato da EMC, ha rivelato che entro il 2015, i benefici economici forniti dal cloud nei cinque maggiori paesi Europei (Germania, Regno Unito, Italia, Francia e Spagna) saranno pari a oltre 177,3 miliardi di Euro all’anno, e pari a 35,1 miliardi di Euro per quanto riguarda la sola Italia. I vantaggi economici indiretti porteranno un ulteriore valore aggiunto nei cinque Paesi interessati dallo studio, per un valore complessivo di 280 miliardi di euro; l’occupazione diretta ed indiretta generata tra il 2010 ed il 2015 potrebbe arrivare a oltre 2 milioni di posti di lavoro.

I colossi IT quali IBM, Google, Microsoft, EMC e Dell, sono impegnati attivamente nello sviluppo di nuove piattaforme cloud. Questa tecnologia si appresta anche a salire a bordo delle auto. Con un investimento di circa 12 milioni di dollari, Toyota sarà in grado di realizzare un’infrastruttura cloud all’interno delle proprie autovetture, basata sulla piattaforma di cloud computing Windows Azure di Microsoft, offrendo nuove funzioni di controllo, diagnostica e manutenzione da remoto.

I vantaggi del cloud computing

Il cloud computing offre servizi a livello di software, di piattaforma e di infrastruttura IT attraverso la rete. Esso rappresenta un approccio nuovo all’IT, in cui la tecnologia viene resa disponibile alle aziende sotto forma di servizio, quando e come è necessaria. Esistono essenzialmente due tipi di cloud: il private cloud, in cui tutte le risorse hardware e software sono contenute all’interno di un’organizzazione o di un gruppo di organizzazioni; e il public cloud, in cui i servizi sono forniti dall’esterno attraverso la rete. Grazie alla flessibilità e alla competitività intrinseche al cloud, le aziende ottengono vantaggi significativi in termini di time to market e di flessibilità organizzativa ed elaborativa. Il cloud computing sta rivoluzionando la tecnologia IT e il modo in cui le aziende operano, offrendo soluzioni più efficienti, flessibili e meno complesse, favorendo la centralizzazione e il consolidamento.

Questi sono in sintesi, i principali vantaggi del cloud computing:

  • Riduzione di costi e sprechi e maggiore controllo della spesa IT. Il cloud offre agli utenti i vantaggi della scalabilità, senza la pesante esposizione economica legata all’acquisto e alla manutenzione delle infrastrutture IT. I servizi cloud non comportano pressoché alcuna spesa per capitale. I servizi sono disponibili on demand e sono pagati solo quando sono necessari. Massimizzando l’utilizzo delle risorse ed eliminando la presenza di risorse sprecate e non utilizzate, le aziende possono ridurre i costi e passare a nuove tecnologie, acquisire ulteriore capacità di calcolo o di storage e adottare nuovi applicativi senza dover affrontare investimenti onerosi. Il Cloud computing comporta una spesa operativa mensile facilmente gestibile ed elimina i rischi di obsolescenza, di deprezzamento e di sottoutilizzo delle risorse IT.
  • Maggiore competitività per le PMI. Storicamente, c’è sempre stata una grande disparità fra le risorse IT disponibili per le aziende di piccole dimensioni e quelle alla portata delle grandi organizzazioni. Il cloud computing consente alle PMI di competere con le aziende di dimensioni maggiori mettendo a disposizione, a fronte di un semplice canone mensile, servizi e tecnologie che avrebbero altrimenti costi proibitivi per le PMI. "Noleggiare" i servizi IT anziché investire per l’acquisto di hardware e software, rende tali servizi più abbordabili e libera risorse economiche che possono essere utilizzate dalle PMI per compiere ulteriori investimenti.
  • Scalabilità. Il cloud computing consente alle aziende di espandersi facilmente, dato che le nuove risorse IT e le applicazioni software sono fornite solo quando sono necessarie. Ciò significa che le aziende non sono costrette a pagare per servizi che non saranno utilizzati, e non devono acquistare più risorse di calcolo solo per far fronte ai picchi di attività.

Inoltre, tra i vantaggi del cloud computing ricordiamo:

  • Flessibilità ed efficienza. Il cloud computing consente alle aziende di variare on demand la potenza di calcolo a disposizione. Questa tecnologia consente anche di bilanciare i carichi in modo efficace, controllando ed ottimizzando le risorse in modo automatico.
  • Migliore utilizzo delle risorse Se la virtualizzazione ha consentito alle aziende di massimizzare il grado di utilizzo delle risorse hardware, il cloud computing va oltre, esternalizzando e centralizzando anche le operazioni di gestione delle risorse stesse, rendendole più efficienti e sollevando le risorse IT locali da questo compito.
  • Maggiore robustezza e aumento della business continuity. Un grande vantaggio delle soluzioni di cloud computing è il fatto che il cloud, per sua natura, rimuove l’esistenza di singoli punti di guasto. Il guasto ad un nodo di un sistema non ha alcun impatto sulla disponibilità del servizio e delle informazioni.
  • Alta disponibilità. In genere i fornitori di soluzioni cloud dispongono delle infrastrutture e della banda necessaria per fornire l’accesso ad alta velocità ad applicazioni e servizi. La disponibilità di percorsi ridondanti e le funzioni di bilanciamento automatico dei carichi assicurano l’assenza di sovraccarichi al sistema e quindi di possibili ritardi nella fornitura dei servizi.
  • Rapidità e semplicità di realizzazione e di manutenzione . Non dovendo acquistare hardware o licenze software, le aziende possono ottenere la propria piattaforma cloud nel giro di poche ore, contro le settimane o addirittura mesi richiesti per ordinare, realizzare, installare, configurare e mettere in opera le soluzioni IT tradizionali. Questo influisce notevolmente sulla flessibilità e riduce i costi associati ai tempi di realizzazione e alle curve di apprendimento. Inoltre, dal momento che le applicazioni non sono installate su ogni computer dell’organizzazione, i costi e i tempi di manutenzione risultano ridotti.
  • Possibilità di sfruttare le economie di scala. Gli utenti delle soluzioni di cloud computing possono trarre vantaggio dalle economie di scala sfruttate dai fornitori di servizio cloud per erogare i propri servizi. Questi ultimi possono trasferire ai clienti la riduzione di costo ottenuta sfruttando le economie di scala.
  • Riduzione dei consumi. L’uso di sistemi virtualizzati ottimizza l’utilizzo delle risorse, con una conseguente riduzione dei consumi. Uno studio recente condotto da Netsuite ha rivelato che l’adozione di soluzioni cloud ha comportato per le aziende una riduzione di circa 423.000 metri cubi di emissioni di CO2 ogni anno, che equivale al consumo di 56.000 abitazioni o di un milione di barili di petrolio.
  • Aumento della produttività. Passando al cloud computing, vengono liberaste risorse IT preziose, che possono essere così allocate per attività a maggiore valore aggiunto. Inoltre le soluzioni IT su cloud possono essere installate e gestite in modo estremamente semplice e rapido, con la possibilità di effettuare modifiche ed aggiornamenti anche da remoto, da parte del gestore del servizio cloud.
  • Centralizzazione delle applicazioni e delle risorse hardware. Le soluzioni cloud comportano il consolidamento e la centralizzazione delle applicazioni, dei server e delle risorse di storage. Questo riduce i costi di gestione e consente alle aziende di avere un migliore controllo sui dati aziendali.
  • ossibilità di disporre di un ricco pool di risorse. Per sua natura, il cloud computing mette a disposizione delle aziende ampie risorse hardware e software scalabili ad un costo più abbordabile, e senza richiedere particolari competenze da parte dello staff IT interno per la loro installazione e gestione.
  • Accesso ovunque. I servizi IT basati su cloud consentono agli utenti di accedere ai propri dati, dovunque essi si trovino, attraverso una connessione internet. In questo modo risulta più semplice supportare una forza lavoro sempre più mobile e favorire la collaborazione fra utenti che si trovano fisicamente in luoghi diversi.

Criticità e rischi

Come avviene per tutte le nuove tecnologie, prima di decidere di adottarle è importante considerare attentamente non solo i vantaggi, ma anche i rischi ad esse connessi. Le criticità delle soluzioni di cloud computing riguardano essenzialmente tre aree chiave:

  • Sicurezza. Che i dati si trovino nella cloud o all’interno del perimetro tradizionale dell’azienda, essi sono vulnerabili ad attacchi e a manomissioni o alla perdita o danneggiamento a seguito di disastri. I servizi di cloud computing devono prevedere misure rigorose di protezione dei dati e della proprietà intellettuale delle aziende, anche tenendo conto del fatto che, nel caso delle cloud pubbliche, i dati risiedono fisicamente al di fuori del perimetro dell’azienda.
  • Limiti della rete Internet. Questo aspetto è da valutare con attenzione quando si decide di affidarsi ad una cloud pubblica. In questo caso infatti il servizio è fornito attraverso la rete Internet, e potrebbe risultare inaccessibile o troppo lento quando non è disponibile la rete o quando si hanno picchi di traffico.
  • Conformità a standard e a normative. In molti Paesi sono in vigore normative che impongono delle modalità secondo cui i dati devono essere archiviati e protetti. Il servizio cloud deve essere conforme a tali prescrizioni. Un altro aspetto critico riguarda l’interoperatività. A questo scopo sono sorti degli enti di standardizzazione promossi dai fornitori di soluzioni cloud, come la Distributed Management Task Force (DMTF) che annovera, fra i soci, colossi quali AMD, Cisco, Citrix, EMC, HP,IBM, Intel, Microsoft, Novell, RedHat, Sun Microsystems e VMware.