Super Green Pass al lavoro: regole di sospensione

Risposta di Barbara Weisz

10 Gennaio 2022 14:45

Andrea chiede:

In mancanza di Super Green Pass, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per di 10 giorni lavorativi. Cosa succede dopo? Cambiano le regole? Si viene sospesi fino al 15 giugno? Si può essere licenziati?

Sia l’obbligo di Super Green Pass per i lavoratori con almeno 50 anni, sia le conseguenti disposizioni relative all’impatto sul rapporto di lavoro della mancanza di Certificazione Verde (sospensione con sostituzione per dieci giorni rinnovabili), sono previsti fino al 15 giugno 2022.

La norma di riferimento è l’articolo 1, commi 3, 4, del decreto 1/2022, in base al quale, dal 15 febbraio, i lavoratori over 50 devono essere in possesso di Green Pass rafforzato.

Questo non significa che il lavoratore che ne è sprovvisto diventi licenziabile. La norma su questo punto è molto chiara. I lavoratori sprovvisti della necessaria Certificazione Verde – si legge nell’articolo 1, comma 4, del decreto 1/2022:

sono considerati assenti ingiustificati, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, fino alla presentazione della predetta certificazione, e comunque non oltre il 15 giugno 2022.

Quindi, il lavoratore può essere considerato assente ingiustificato fino al 15 giugno ma con diritto al mantenimento del posto di lavoro e senza provvedimenti disciplinari. Ed è sostituibile per dieci giorni, rinnovabili fino al 15 giugno 2022. Sempre l’articolo 1, comma 4, del dl 1/2022, nell’ultimo periodo, specifica che:

per le imprese, fino al 15 giugno 2022, si applica l’articolo 9-septies, comma 7, del medesimo decreto-legge n. 52 del 2021.

Si tratta della norma in base alla quale è prevista la possibilità di sostituzione fino a dieci giorni rinnovabili. La formulazione originaria del sopra citato articolo 9-septies prevede che questa possibilità fosse limitata alle PMI sotto i 15 dipendenti e applicabile fino alla fine dello stato d’emergenza (che attualmente è fissata al 31 marzo). Ma la proroga prevista dal nuovo decreto specifica che l’opzione norma si applica a tutte le imprese, quindi non più solo fino a 15 dipendenti, e fino al 15 giugno 2022.

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