Si fa più concreta la speranza di una società all-wireless grazie al progetto ROCKET avviato nell’ambito del Settimo Programma Quadro (7PQ) dell’Unione Europea con un finanziamento di 3 milioni di euro.
Studiato per favorire la diffusione tra i cittadini di soluzioni di telecomunicazioni senza filo, ROCKET punta sulla banda larga di nuova generazione. In particolare, il focus è su WiMax mobile ed LTE (Long-Term Evolution).
L’obiettivo è abbattere i costi di trasmissione dati in virtù delle potenzialità di queste nuove tecnologie emergenti e grazie alla creazione di reti collaborative OFDMA riconfigurabili.
In pratica, nell’ambito del progetto si tenterà di sfruttare le frequenze dello spettro radio non utilizzate per incrementare l’autonomia dei terminali mobili, nonchè delle base station. Lo scopo è anche quello di incentivare un maggiore utilizzo locale delle reti wireless, grazie all’aumentata velocità del trasferimento dati: oltre 100Mbps, con picchi oltre 1Gbps.
L’altro filone di ricerca applicata di ROCKET è quello delle prestazioni, oltre a quello della velocità. In particolare, si sperimenteranno dei piccoli terminali relè – da collocare su segnaletica stradale o pali dell’illuminazione – atti a ottimizzare le performance delle reti stesse senza ulteriori (e costose) infrastrutture da implementare.
Addirittura, sembrano esserci le prospettive affinchè gli stessi terminali mobili – telefoni e notebook – possano presto divenire una sorta di relè/ripetitori, semplificando i sistemi di accesso alla rete.