Problemi di ricezione dell’iPhone: presunte verità  e test comparativi

di Filippo Vendrame

Pubblicato 19 Settembre 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:56

Il primo commento sull’iPhone fu: “non prende, la ricezione del 3G è pessima, quasi inutilizzabile..”
Da quel momento in Rete è partita una campagna “assordante” tra chi sosteneva che l’iPhone 3G sotto copertura Umts avesse una ricezione spaventosamente bassa, e tra chi diceva che invece non era così.

Imputata sopratutto la ricezione sotto copertura del nostro operatore Tre che è solo Umts. Ma è davvero così? Apple ha effettivamente ammesso che ci sono problemi di gestione delle reti 3G, problemi che sono solo software e che già  attualmente sono stati quasi del tutto risolti da alcuni aggiornamenti del firmware.

Eppure, in Rete impazzano veri e propri litigi su questo argomento che risulta assolutamente “caldo” e a “rischio” per tutti. Impazzano a dire la verità  anche prove poco attendibili o commenti di chi non ha neanche mai visto in vita sua un iPhone 3G. Ma si sa, l’iPhone o si ama o si odia.

Fortunatamente ci sono anche test seri, frutto di esperimenti realizzati con gli strumenti giusti e che sentenziano che a livello di hardware l’iPhone 3G ha la stessa sensibilità  di campo di altri suoi rivali. Quindi tutto ok.
Eppure il cellulare continua a segnare sopratutto al chiuso livelli di segnale bassi…

Su questo problema ho effettuato personalmente alcuni test, uno di sensibilità  nell’utilizzo comune e uno di sensibilità  strumentale.
Nel primo caso, ho “marcato” alcune zone della mia città  e della provincia con un TyTn 2 con scheda H3G.

Sostanzialmente ho scovato zone critiche per il segnale “3” e ho verificato dove il TyTn2 perdeva il segnale e dove passava in roaming su Tim. Per la precisione, ho tracciato alcune zone della mia città  (Treviso) e alcuni punti della mia provincia in zone storicamente un po’ scarse dal punto di vista della copertura della Tre.

Verificato sul campo, comunque, l’iPhone si comporta bene: perde la linea più o meno come il TyTn2. Ho riscontrato solo una certa lentezza del passare in roaming su Tim. E su questo forse Apple dovrà  ancora lavorare…

Rimane il problema dello scarso segnale mostrato sull’iPhone: si passa più tempo con 1-2 tacche che con il campo pieno. Per risolvere questo arcano ho attivato il “Net Monitor“, un’opzione nascosta che permette di visualizzare le informazioni della rete. Per chi lo volesse fare è sufficiente digitare *3001#12345#* e premere il tasto chiamata.

La cosa più interessante è la comparsa – al posto delle tacche del segnale – del valore effettivo della sensibilità  di campo.
Preso come paragone il Net Monitor del TyTn2 anche qui le differenze non sono molte, il segnale tra i due cellulari è molto simile, cosa che conferma la buona sensibilità  strumentale dell’iPhone.

C’è da sottolineare però una cosa strana: se i valori minimi vicino a un’antenna sono attorno ai -55 db, sino a circa -80 db l’iPhone segna campo pieno. Ma a -94 db circa siamo a già  a 1-2 tacche massimo, segno che l’iPhone sopra ad un certo valore reagisce visivamente (nel visualizzare le barrette del campo) come ad una grossa caduta del segnale.

Viceversa il TyTn2 è molto più progressivo nella discesa dei valori visualizzati rispetto ai valori di campo effettivi. Questa piccola prova se volete molto casereccia, potrebbe spiegare il perché delle poche tacche visualizzate sull’iPhone.

In ogni caso, Apple risolverà  definitivamente la cosa? Speriamo nel prossimo firmware 2.1, ma credo che su questo argomento le parole da spendere saranno ancora moltissime.