Ogni tanto qualcuno si prende la briga di fare dei calcoli e di offrirne i risultati. Peccato che questi calcoli, fatti sui crimini informatici (ma anche sui crimini tradizionali), mostrano sempre un trend crescente ed un quadro spaventoso.
Chiaramente osservare questi numeri tutti assieme ingigantisce l’effetto di paura e di diffidenza che già qualsiasi persona ha nei confronti del Web.
Per quanto riguarda gli UK sono stati diffusi dei dati relativi ai crimini informatici dello scorso anno che evidenziano come in soli 12 mesi siano state portate a termine più di tre milioni di azioni criminali.
Di questi, duecento mila corrispondono alle frodi finanziarie che a loro volta rappresentano il doppio di quelle che siamo abituati a sentire e vedere nel mondo reale.
I risultati mostrano fortunatamente che nella maggioranza dei casi ci troviamo di fronte a problemi legati ad offese contro la persona che coincidono spesso con l’invio di mail dal contenuto offensivo, pericoloso o addirittura di minacce. Inoltre questa grande percentuale, che si avvicina al 60% (circa 2 milioni di casi quindi) comprende anche i post offensivi che trovano sui siti Web.
Non che queste crimini non siano gravi o deprecabili, anzi il contrario, ma sicuramente non hanno lo stesso impatto di quelli a sfondo finanziario, che a volte mettono anche sul lastrico persone e aziende.
Anche il furto di identità gioca la sua parte con circa centomila crimini, numero che cresce a duecentocinquantamila se consideriamo anche gli accessi non autorizzati.
Di certo un dato molto importante che emerge dalle statistiche è l’alto numero di denunce non pervenute agli organi di polizia.
Molti credono che le offese e le minacce su internet non siano un crimine o che comunque vengano interpretate e gestite dalla legge come degli pseudo-crimini, mentre altri non credono che gli organi di polizia siano in grado di rintracciare e intervenire sull’autore del crimine.
C’è da dire che le leggi sul cybercrime non sono proprio chiarissime né numerose e che quindi l’atteggiamento di molti cittadini UK deriva anche da questo.
Per chi è curioso è disponibile un PDF ufficiale.