Il Ministero della Funzione Pubblica rende note le cifre relative alla ricognizione straordinaria delle aziende partecipate statali portata a termine il 10 novembre, sottolineando come una società su tre sia interessata da interventi di dismissione.
Il comunicato congiunto diffuso anche dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, infatti, informa sugli esiti della presentazione dei piani di razionalizzazione delle amministrazioni interessate effettuata regolarmente dall’83% degli enti come previsto dal nuovo Testo Unico.
«Dalla verifica risulta che le società a partecipazione diretta delle amministrazioni sono 4.701. Nello specifico: di 2.558 società in cui gli enti possiedono, singolarmente o nel loro complesso, la maggioranza del capitale, 747 sono le società interessate da procedure di dismissione e 118 le società oggetto di procedure di fusione; di 2.143 società in cui gli enti, nel loro complesso, non detengono la maggioranza del capitale, 785 sono le società da cui gli enti intendono uscire dalla compagine azionaria.»
La riforma prevede, inoltre, diverse misure volte a limitare i costi e non solo a ridurre il numero delle partecipate: rientrano nella nuova normativa, infatti, i divieti di buonuscite e di erogare bonus per chi amministra società in perdita, così come la mancata possibilità di moltiplicare cariche.
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