Nel 2017 le pensioni saranno accreditate non più il primo giorno non festivo del mese ma il secondo giorno bancabile, con un ritardo di 24 ore rispetto a quanto avviene attualmente.
=> Pensioni: pagamento unificato il primo del mese
Una decisione che arriva con il Decreto Legge 65/2015 e che avrà alcune ripercussioni sulle tasche degli italiani.
Lo slittamento riguarda tutti i trattamenti pensionistici compresi gli assegni, le pensioni e le indennità di accompagnamento per gli invalidi civili e le rendite vitalizie Inail.
Come sottolineato dagli esperti, come l’avvocato Massimo Cammarota intervistato da Libero, è necessario tener conto della possibilità che uno dei due giorni interessati sia festivo, cosa che porterebbe a un ulteriore rinvio del versamento.
«Il decreto del governo determina due cambiamenti, il primo evidentissimo: tra primo e secondo giorno del mese. L’altra modifica consiste nel cambio da giorno non festivo a bancabile. Così la valuta degli accrediti verrebbe spostata non di un solo giorno, cosa già inaccettabile, ma ciò comporterebbe il raddoppio delle probabilità che uno dei due giorni interessati fosse festivo, con un ulteriore slittamento dei pagamenti.»
Calendario alla mano, infatti, per il 2017 questa nuova normativa porterebbe a un ritardo complessivo di 29 giorni in un anno.