Non ci sarà il tanto atteso decreto legge sulla Riforma della scuola: il Premier Matteo Renzi ha annunciato l?avvio dell?iter parlamentare volto a ottenere un disegno di legge in tempi ristretti.
Una decisione che non piace ai sindacati e sembra avere inizialmente destato perplessità anche ai vertici del Miur, soprattutto per quanto riguarda la questione “precari?.
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Il decreto legge, infatti, avrebbe potuto consentire l?assunzione dei 120mila precari della scuola entro settembre 2015, una tempistica che si teme non sarà rispettata, sebbene da parte del Premier sia prontamente arrivata la piena rassicurazione in merito al piano assunzionale, che non rischia di slittare.
«Stiamo lavorando a un cambiamento radicale – ha affermato Renzi -, ma vogliamo coinvolgere maggioranza e opposizioni: sulla scuola voglio dare un messaggio al Parlamento, riprendendo lo spirito delle dichiarazioni delle opposizioni e del Presidente della Repubblica. Proporremo un disegno di legge, chiedendo tempi certi al lavoro parlamentare. Se tutti saranno rispettosi e attenti, se non ci sarà ostruzionismo, allora ragioni di urgenza saranno rispettate dal normale dibattito parlamentare».
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Così, invece, ribatte il sindacato Gilda:
«L’unico decreto legge che il Consiglio dei Ministri di oggi pomeriggio dovrebbe varare riguarda le assunzioni dei precari che non possono essere presi più un giro. Ci auguriamo che il Governo non si sottragga a questa unica vera urgenza e che definisca con chiarezza l’organico, visto che nella bozza del decreto legge non c’è alcun riferimento al numero di assunzioni.»