

Imu e Tares cedono il posto alla Trise, la nuova imposta che graverà sugli italiani e che dal 2014 comprenderà Tari (tassa sui rifiuti) e Tasi (imposta sui servizi indivisibili come strade, illuminazione pubblica e sicurezza).
=> Scopri le linee guida del Governo Letta
Questo è quanto si apprende dalla bozza della Legge di Stabilità ora al vaglio del Senato, che sottolinea quindi come questo nuovo tributo sarà versato sia dai proprietari sia dagli inquilini sebbene in misura diversa.
Numerosi i quesiti che girano intorno al nuovo balzello: la Trise sarà versata in quattro rate, probabilmente con scadenza a gennaio, aprile, luglio e dicembre. La Tari riguarderà le prime case, mentre saranno i Comuni a decidere se imporre il versamento della Tasi alle abitazioni principali, definendo anche gli importi.
Se la Tari sarà come sempre pagata dagli inquilini, la Tasi graverà prevalentemente sui proprietari fatta eccezione per una quota variabile tra il 10 e il 30% che verseranno, invece, coloro che occupano l?immobile.
Continuerà a pagare l?Imu chi è proprietario di una seconda casa, come anche chi ha la gestione di opifici e capannoni industriali. Per quanto riguarda gli importi, infine, la Tari sarà calcolata sulla base dell?estensione degli immobili e del numero di componenti della famiglia, tuttavia le tariffe subiranno variazioni nei diversi Comuni.
=> Scopri le iniziative dei Comuni per far quadrare il bilancio
La Tasi, invece, sarà determinata dalle amministrazioni comunali prendendo in considerazione la rendita catastale: sono previste maggiorazioni entro un tetto massimo corrispondente all?aliquota massima dell?Imu maggiorata dell?uno per mille.