Decreto PA: stop al precariato e spesa pubblica ridotta

di Teresa Barone

27 Agosto 2013 10:00

Ok al decreto legge che impone la razionalizzazione della spesa nella PA e limita il lavoro precario: tutte le novità tra auto blu, consulenze e nuove assunzioni.

Il Consiglio dei Ministri ha detto si al decreto legge finalizzato a creare una Pubblica Amministrazione più efficiente riducendo la spesa pubblica e promuovendo nuove misure di risparmio: via libera anche alle misure inerenti il pubblico impiego con la stabilizzazione dei lavoratori precari e la riduzione dei contratti a termine.

=> Scopri la proposta di riservare ai precari della PA il 40% dei posti nei concorsi

Numerosi i punti chiave del “pacchetto PA?, tra i quali anche la riduzione del 20% delle auto blu e il taglio delle consulenze esterne per 1,2 miliardi di euro. Per il premier Enrico Letta si tratta di una normativa volta a rendere più snella la PA potenziando l?efficienza dei singoli apparati amministrativi:

«Si è deciso di dare una soluzione definitiva al problema del precariato nella pubblica amministrazione e per evitare le scorciatoie che permettevano di eludere il concorso per entrare nell’impiego pubblico. Ci sarà una selezione per stabilizzare i precari e verrà fatto un censimento per tutte le situazioni di precariato nella Pubblica amministrazione. Ci sarà un ulteriore taglio del 20% delle auto blu. Superiamo anche le difficoltà di applicazione del cosiddetto Sistri (il sistema per lo smaltimento dei rifiuti)».

Come ha sottolineato il Ministro della Funzione Pubblica Gianpiero D?Alia, le assunzioni nella PA saranno regolate quasi esclusivamente dal contratto a tempo indeterminato:

«Mai più contratti a termine che non siano eccezionali e temporanei perché temporanea è la richiesta».

=> Scopri quanti sono i precari della PA con contratti in scadenza

Buone notizie anche per i vincitori dei concorsi nella PA degli ultimi tre anni, che saranno assunti stabilmente, mentre saranno avviate procedure selettive per i precari attivi negli uffici pubblici in modo da assicurare risorse qualificate e meritocrazia. Secondo quanto stabilito dal decreto, inoltre, saranno stabilizzati anche 35mila lavoratori precari nella Sanità attraverso un concorso pubblico, mentre già nell?anno in corso saranno promosse nuove assunzioni nel settore dei Beni Culturali.