Studenti Erasmus esclusi dal voto: la polemica

di Teresa Barone

25 Gennaio 2013 10:45

Gli studenti Erasmus non potranno votare dall?estero a causa di difficoltà insormontabili: la Rete e l?UDU si mobilitano appellandosi al Capo dello Stato.

Per le prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio non è prevista la possibilità di voto per gli studenti universitari impegnati con il progetto Erasmus, e quindi attualmente all?estero: una decisione del Governo che sta destando molte polemiche e che ha dato vita a vere e proprie proteste in Rete, con tanto di petizione online diretta al Capo dello Stato.

Nonostante l?invito della UE a trovare una soluzione, il Governo Monti ha assicurato l?esistenza di difficoltà insormontabili, escludendo dal voto oltre 20mila studenti impegnati all?Estero.

«La discussione ha posto in evidenza delle difficoltà insuperabili: anzitutto di tempo e di praticabilità e, soprattutto, di costituzionalità nel selezionare unicamente gli studenti Erasmus – escludendo tutti gli altri soggetti che si trovano all’estero per ragioni di studio, ma senza una borsa Erasmus – come nuova categoria di elettori temporanei. La discrezionalità di scelta che eserciterebbe il Consiglio con questa decisione contrasta con i principi di partecipazione democratica, eguaglianza ed effettività del diritto di voto previsti dalla Costituzione. Il Consiglio ha auspicato che la prossima riforma elettorale tenga in debita considerazione le esigenze dei giovani temporaneamente all’estero per ragioni di studio e di lavoro.»

A schierarsi a favore degli studenti Erasmus è anche l?UDU, Unione degli Universitari, e proprio da una studentessa legata all?associazione arriva una lettera indirizzata direttamente a Giorgio Napolitano, contenente una richiesta esplicita di trovare una soluzione per consentire il voto all?estero.

«Questo governo che non si è mai occupato dei giovani, si è accorto solo adesso che più di 25.000 studenti italiani si troveranno all’estero nei giorni delle elezioni, con vari programmi di scambi internazionali. Noi vogliamo votare. Per questo ci rivolgiamo lei che ha ribadito più volte di credere in noi, nei giovani, negli studenti. Ci dimostri che abbiamo ragione a crederci ancora, ci faccia votare.»