Entro la fine di ottobre sarà attivo il nuovo redditometro, in ritardo rispetto a quanto annunciato inizialmente ma anche potenziato rispetto al progetto originario: saranno infatti create due forme di redditometro valide rispettivamente per le operazioni preventive e per il controllo vero e proprio. Cento voci complessive che spazieranno dall?auto all?asilo o l?università dei figli, dalla retta della palestra allo stipendio della colf.
Il concetto su cui si basa il redditometro è semplice: un potente software di misurazione fiscale confronterà le spese dei contribuenti con il reddito dichiarato, mettendo in evidenza eventuali incongruenze tra il reddito e il tenore di vita che faranno scattare controlli immediati.
Per il direttore dell?Agenzia delle Entrate Attilio Befera si tratta di un potente strumento di lotta contro l?evasione fiscale, anche perché in grado di monitorare a 360 gradi le entrate e le uscite dei cittadini. Il raggio di azione del redditometro si estenderà infatti su sette aree: abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni, contributi, istruzione, attività sportive e ricreative, cura della persona, investimenti immobiliari e mobiliari netti.
Il calcolo, tuttavia, si baserà anche su due coefficienti fondamentali, vale a dire l?area geografica e la composizione del nucleo familiare, in modo tale da ponderare ogni valore a seconda del contesto. Secondo le anticipazioni rese note da Befera, il sistema sarà in grado di emettere tre codici come risposta all?analisi dei dati: codice verde se non si presentano anomalie, codice giallo se alcuni parametri non combaciano, codice rosso se si verificano gravi incongruenze.
Una delle novità più importanti riguarda anche la creazione di un software che consentirà agli stessi contribuenti di simulare il redditometro: un programma che permetterà di inserire le voci di spesa verificando in modo immediato se si è a rischio controlli fiscali, evitando spiacevoli sorprese.