L’Agenzia delle Entrate fa luce sulla normativa che prevede la concessione di agevolazioni per i cittadini UE che tornano in Italia dopo esperienze di lavoro all’estero.
Facendo chiarezza su una normativa in discussione da anni, l’Agenzia delle Entrate promuove il rimpatrio in Italia dei cervelli in fuga, talenti nostrani che hanno maturato esperienze di lavoro all’estero e che scelgono di fare rientro in patria per iniziare una nuova attività, sia in proprio sia come dipendenti o collaboratori presso aziende e imprese locali.
«Gli incentivi tassabili dal 20% al 30% dei redditi di lavoro dipendente, d?impresa e di lavoro autonomo per un periodo di cinque anni dal 2011 al 2015 sono riservati ai cittadini Ue che abbiano maturato esperienze culturali e professionali all?estero e che scelgano di tornare nel nostro Paese.»
Le agevolazioni dell’Agenzia delle Entrate sono destinate ai cittadini della UE nati dopo il 1 gennaio 1969 che hanno maturato i requisiti a partire dal 20 gennaio 2009, che siano assunti o siano titolari di impresa in Italia, dove trasferiranno anche il loro domicilio e la residenza entro 3 mesi dal contratto o dall’avvio dell’attività.
La normativa prevede, inoltre, che gli incentivi possano essere richiesti anche per il lavoro non dipendente, quindi per i contratti di collaborazione coordinata e continuativa o a progetto, come anche per le borse di studio. Le agevolazioni sono anche concesse per chi inizierà un?attività o svolgerà una mansione non attinente al percorso di studi o di lavoro compiuto all’estero.
Le agevolazioni decorrono dal 28 gennaio 2011, mentre entro il 31 maggio 2012 i sostituti d?imposta dovranno rilasciare un nuovo Cud per l’anno 2011 ai lavoratori che desiderano richiedere gli incentivi.