Sul Comune di Roma pesa oggi una condanna per “condotta discriminatoria? nei confronti dei disabili residenti in città, impossibilitati nell?usufruire dei mezzi pubblici e accedere alle fermate degli autobus urbani.
Il Tribunale della Capitale ha pertanto deciso di multare il Comune di Roma condannandolo in primo grado e obbligandolo a predisporre un piano per regolarizzare lo stato dei marciapiedi adiacenti alle fermate dei mezzi. La vicenda, in realtà, risale al 2009 e ha come protagonista Gustavo Fraticelli, disabile e co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni, che ha fatto causa all?amministrazione comunale per il mancato o carente servizio pubblico nei confronti dei diversamente abili: secondo un?indagine del periodo, infatti, solo il 10% di 460 fermate di autobus sono state ritenute a norma e idonee anche per l?accesso ai disabili.
La condanna consiste nel versamento a favore di Gustavo Fraticelli di 5 mila euro come risarcimento, più il pagamento delle spese legali (2.500 euro). Inoltre, la sentenza prevede che sul quotidiano “Il Messaggero? venga pubblicata la sentenza integrale, a spese del Comune, e, soprattutto, che il Campidoglio provveda a realizzare un piano urbanistico finalizzato alla sistemazione di marciapiedi entro 12 mesi.
Non sono mancati i commenti alla vicenda, primo fra tutti quello del primo cittadino Gianni Alemanno, che non ha potuto negare la regolarità della sentenza.
«Devo assolutamente ammettere che è una sentenza giusta».
Ma c?è anche chi propone di far pagare l?intera sanzione solo al Sindaco, come il segretario dei Radicali Italiani Mario Staderini.
«È una sentenza clamorosa che apre la strada ad una nuova stagione per i diritti dei disabili e il miglioramento delle loro condizioni. Questo è un insegnamento per il sindaco che invece di trattare problemi quotidiani si occupa di inutili beghe politiche. Dico una cosa ad Alemanno: questa sentenza non deve essere appellata perché sarebbe una vergogna. Inoltre denunceremo Alemanno alla Corte dei Conti per danni erariali. Perché dobbiamo pagare ora noi cittadini per le mancanze di quest’amministrazione?».